Adottare un animale domestico anche se si vive in una struttura residenziale per anziani? A Roma diventa possibile.
Il Comune ha appena lanciato, in forma sperimentale, un progetto che incentiva l’adozione di un cane o un gatto proveniente da un canile o un gattile da parte degli ospiti delle residenze di co-housing di Roma Capitale. Lo scopo è quello di migliorare la qualità della vita degli ospiti dei centri e allo stesso tempo fare del bene agli animali in attesa di trovare una famiglia.
Cani e gatti nelle residenze per anziani
I benefici del contatto con amico a quattro zampe sono noti: un recente studio condotto dall’Università del Michigan ha rilevato che la presenza di un cane o di un gatto nella vita negli anziani può proteggere dal declino delle abilità cognitive, soprattutto se la relazione dura da almeno cinque anni.
“Abbiamo dato avvio a questo progetto che è ora in sperimentazione e a cui vogliamo dare impulso alla diffusione nella convinzione che possa dare un contributo importante per la tutela e il benessere di cani anziani nelle strutture comunali, quasi sempre destinati a rimanere nei canili poiché meno richiesti per le adozioni”, ha dichiarato Sabrina Alfonsi, assessore comunale all’Ambiente. “Animali che invece con la loro presenza possono arricchire la vita affettiva e alleviare la solitudine di tante persone.”
“Per tanti anziani condividere la propria vita con un compagno a quattro zampe ha un impatto positivo sulla salute e sull’umore”, ha spiegato Barbara Funari, assessore alle Politiche sociali. “Per questo motivo abbiamo voluto favorirne la presenza in alcune residenze, aiutando gli anziani e allo stesso tempo quegli animali che hanno meno possibilità di trovare una famiglia.”
Il Comune di Roma ha annunciato, inoltre, l’intenzione di favorire queste adozioni con un iter rapido e con un supporto per le spese medico-veterinarie.
Cani e gatti nelle residenze per anziani: il parere dell’Oipa
“Apprezziamo il progetto degli assessorati all’Ambiente e alle Politiche sociali e auspichiamo che gli animali siano affidati con tutte le garanzie e sicurezze del caso”, ha commentato Massimo Comparotto, presidente dell’Oipa, Organizzazione Internazionale per la Protezione degli Animali.
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