Le diagnosi di cancro in Europa sono in aumento, ma la sopravvivenza migliora. L’impatto della malattia, i progressi scientifici e le sfide future in uno studio svedese
I decessi per cancro in Europa sono stimati in aumento entro il 2035, tuttavia emergono anche segnali positivi. Un rapporto dell’Istituto svedese di economia sanitaria (Ihe) evidenzia una stabilizzazione dei decessi per la malattia, dovuto anche ad un calo in ben 12 paesi dell’UE. Complessivamente, i decessi per cancro in Europa si sono stabilizzati intorno a 1,3-1,4 milioni all’anno dal 2008, indicando un miglioramento della sopravvivenza.
Aumento delle diagnosi di cancro in Europa
L’impatto del cancro sui sistemi sanitari europei è in costante crescita. Negli ultimi vent’anni, il numero di diagnosi di cancro in Europa è aumentato di circa il 50%. Oggi, questa malattia è responsabile di un decesso su quattro, posizionandosi come la seconda causa di morte e disabilità dopo le malattie cardiovascolari. Con una popolazione europea in continuo invecchiamento e crescita, si prevede che questa tendenza persisterà, con un incremento stimato di 775.000 diagnosi entro il 2040.
Più casi, ma meno mortalità
Tuttavia, nonostante l’aumento delle diagnosi, i progressi nei servizi e nei trattamenti stanno portando a risultati migliori. Il tasso di mortalità per cancro è aumentato in misura significativamente inferiore (20%) rispetto al numero di casi diagnosticati (50%). Se si considera la crescita e l’invecchiamento della popolazione, si osserva addirittura una diminuzione dei decessi per cancro a partire dalla metà degli anni ’90. Grazie ai progressi scientifici, la sopravvivenza è in costante miglioramento, offrendo a molte persone la possibilità di vivere più a lungo e con una migliore qualità di vita.
Successi e sfide alla sopravvivenza
La ricerca svedese ha rivelato anche che permangono disuguaglianze sia tra i Paesi che tra i diversi tipi di tumore. Per alcune forme di cancro, come quello al seno, alla prostata, ai testicoli, alla tiroide, il melanoma cutaneo e il linfoma di Hodgkin, il tasso di sopravvivenza a cinque anni supera il 90% nei Paesi con le migliori prestazioni. Tuttavia, alcuni tipi di tumori solidi, come quelli alla vescica, al cervello, ginecologici e laringei, hanno registrato miglioramenti limitati o nulli.
Progressi scientifici e innovazioni anti cancro
I progressi scientifici hanno portato a terapie mirate e immunoterapie, con nuove scoperte all’orizzonte. L’approvazione di nuovi farmaci oncologici in Europa ha subito un’accelerazione negli ultimi cinque anni, e l’innovazione sta avendo un impatto significativo. Ad esempio, la sopravvivenza relativa a cinque anni per le persone con mieloma multiplo è passata dal 30% a metà degli anni ’90 al 60% entro il 2020, salvando circa 12.946 vite.
Differenze nella spesa di cura
Il rapporto ha anche evidenziato le differenze nella spesa per la cura del cancro. Il documento, commissionato dalla piattaforma oncologica Efpia e pubblicato, ha avvertito che il numero di nuovi casi diagnosticati è aumentato notevolmente dal 1995 e che l’onere economico totale del cancro è in crescita, trainato dagli sviluppi demografici e dal numero crescente di tipi di tumore che possiamo trattare. Tuttavia, è importante notare che il costo sociale per paziente non è aumentato.
Accesso disomogeneo ai farmaci anti tumore
Nonostante una riduzione delle disparità nell’accesso ai farmaci innovativi tra paesi ad alto e basso utilizzo tra il 2018 e il 2023, persistono ostacoli significativi. Barriere strutturali come i processi nazionali di determinazione dei prezzi e di rimborso, i budget sanitari inadeguati, le infrastrutture e l’organizzazione sanitaria non ottimali e l’accesso ai test dei biomarcatori continuano a ostacolare l’accesso equo ai farmaci antitumorali. Nathalie Moll, direttore generale di Efpia, ha sottolineato i progressi incoraggianti nei tassi di sopravvivenza grazie a nuovi farmaci e diagnostica, ricordando come tassi di sopravvivenza a cinque anni superiori al 90% fossero impensabili solo un decennio fa.
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