Dante Campus
Imprenditore edile in pensione, amante da sempre della poesia e alla pittura. Partecipa al Concorso 50&Più per la terza volta. Vive a Cagliari.
Io sono nato sotto un buon segno,
perché di lavorare non sono degno.
Ma allora devo studiare,
ma neanche questa è una cosa che mi piace fare.
Proverò a non far niente,
così potrò vivere sempre tranquillamente.
Mi hanno detto che lavorare è un gesto generoso
ma io amo molto di più il riposo.
Avrò forse questo dono di natura,
almeno con me stesso faccio bella figura.
Essendo dotato di questo dono,
meno faccio più felice sono.
A fianco ho la poltrona che cammina,
appena lascio il letto mi siedo e vado in cucina.
A volte sogno gente che lavora,
quando è così di alzarmi non vedo l’ora.
Qualsiasi cosa mi chiedano di fare,
rispondo no, perché prima mi devo allenare.
Se vedo qualcuno con l’affanno e pure sudato,
mi vien da pensare che quello è uno sciagurato.
Molti studiano per lavorare con professione,
io invece non faccio niente e prendo la disoccupazione.
Vorrei trovare un lavoro come tanta gente,
ma non c’è un luogo dove non si fa niente.
Un luogo come quello dovrei inventarlo,
ma pensandoci bene dovrei lavorare per farlo.
Questo non accadrà mai,
perché io di riposo ne voglio assai.
E’ già una fatica anche quella di masticare,
per non stancare le braccia mi faccio imboccare.
Io di questa fortuna ne approfitto,
per non stancarmi non parlo e sto zitto.
Il parlare è un’usanza molto antica,
perciò mi astengo e non faccio fatica.
C’è chi guarda chi lavora dicendo che è un’opera d’arte,
io faccio il contrario e mi giro dall’altra parte.
Qualche volta viene anche a me la voglia di lavorare,
se è così mi sdraio e me la faccio passare.
Questa è una scoperta che io ho fatto,
qualcun altro l’ha già copiato.
Speriamo ciò diventi una buona usanza,
così a non far nulla saremo in abbondanza.
Questo è un principio sacrosanto,
ne sono orgoglioso e me ne vanto.
Con questa dottrina il mondo dovrebbe andare avanti,
vi assicuro che a volerlo siamo in tanti.
E’ un modo di vivere moderno,
speriamo duri per l’eterno.
Per quanto mi riguarda è infinito,
peggio per chi non lo fa, perché non l’ha capito.