Dante Campus. Imprenditore edile in pensione, amante da sempre della poesia. Partecipa al Concorso 50&Più per la seconda volta. Vive a Cagliari.
Sono creatore di mestiere,
faccio solo il mio dovere.
Io distruggo sempre tutto,
sia che sia bello oppure brutto.
Se distruggi quello che io faccio,
subito dopo io lo rifaccio.
Le tue creazioni sono fatte male,
neanche somigliano all’originale.
Quelle che faccio sono sempre più belle,
non distruggerai anche quelle.
Non faccio nessuna eccezione,
questa è la mia posizione.
Sei veramente cattivo,
io di maltrattarti mi privo.
Ognuno deve fare la sua parte,
così facendo sviluppa con soddisfazione la sua arte.
Dovresti nasconderti e metterti da parte,
quelle che fai sono tutte malfatte.
Parli cosi perché sei geloso,
per aver questa posizione non dormo e non riposo.
Vivi nell’eterno tormento,
non sarai mai contento.
Nell’esercizio delle mie funzioni,
non faccio altro che infliggere punizioni.
Le punizioni sono correttive,
le tue invece sono cose cattive.
A modo mio sono nel giusto
perché a farle ci prendo gusto.
Fai un passo indietro e cerca di essere più amabile,
pensa che anche tu sei vulnerabile.
Non sopporto né le cose né la gente,
comunque io non ho paura di niente.
Non solo sei cattivo e testardo,
ma sei anche bugiardo.
Quelle che tu chiami bugie,
per me sono gioia e allegrie.
Facendo così il mondo non va avanti,
non ti rendi conto che hai contro tutti quanti.
Quello che faccio da solo io,
non riesce a disfarlo neanche Dio.
Vedrai che a un certo punto ti stanchi,
perché con la cattiveria non si può andare avanti.
Finché vivo e faccio ciò che voglio,
sarò pieno di orgoglio.
Il tuo non è orgoglio,
è soltanto un modo di viver di imbroglio.
Io non cerco di imbrogliare,
sono i cretini che si lasciano fregare.
Quelle sono persone in buona fede,
con l’intrallazzo a loro le bugie le fai bere.
Io propongo e dico sempre tutto prima,
ma loro non leggono e mettono la firma.
Non si può andare avanti creando cose brutte,
prima o poi qualcuno le tue malefatte le farà pagare tutte.
Così facendo vado avanti e sto bene,
se mi scoprono e perdo sconterò le pene.
Le pene sono tante e molto gravi,
non riusciranno a difenderti neanche i più bravi.
Mi so difender bene da solo,
perché ho portato via tuto, nei guai sono loro.
Pentiti e confessa il tuo malfatto,
vedrai che sarai perdonato.
Non ho nessuna intenzione di fare questo,
anzi vorrei moltiplicare tale gesto.
In questo modo credi di vivere sempre in festa,
ricordati che chi semina vento raccoglie tempesta.
Questo a me non è mai successo,
non credo mi capiti proprio adesso.
Quando sarai stanco e ti riposerai,
lungo la strada tutte le tue malefatte ritroverai.