Camminare fa bene alla salute, è risaputo. Ma se c’è un traguardo da raggiungere è meglio. Se poi c’è anche un orario da rispettare, i benefici del movimento aumentano ancora di più. Insomma: camminare per andare in ufficio è più salutare che fare una passeggiata senza una meta. La ragione è facilmente intuibile: chi va al lavoro cammina più velocemente, consuma più calorie e costringe il cuore a stare al passo mantenendolo in allenamento.
La meta fa la differenza
A parità di distanza percorsa, è lo scopo del movimento a fare la differenza. Lo ha dimostrato uno studio pubblicato sul Journal of Transport and Health condotto dai ricercatori della Ohio State University. I ricercatori hanno utilizzato i dati di più di 125mila adulti. I partecipanti hanno fornito informazioni sulle loro abitudini quotidiane riportando la quantità di tempo impiegata camminando per differenti scopi, lavoro, shopping, passeggiate. Questi dati sono stati poi incrociati con le condizioni di salute dei volontari riportate da loro stessi. Dall’analisi è emerso che, in assoluto, camminare fa bene per qualunque ragione lo so si faccia. Le persone che si muovevano a piedi per un periodo di tempo maggiore riportavano punteggi più alti nella scala di valutazione della salute. Ma il benessere psico-fisico aumentava ancora di più se le passeggiate avevano uno scopo. I ricercatori hanno calcolato che per ogni 10 minuti in più di camminata con una meta aumentava del 6% la probabilità di avere punteggi alti nella scala di valutazione del benessere. Il percorso ideale, quindi ha un punto di partenza e un punto di arrivo, casa-ufficio, per esempio.
Buone notizie: anche lo shopping va bene
Quali sono le mete che potenziano maggiormente gli effetti della camminata? Il luogo di lavoro è al primo posto. Le persone che camminano per raggiungere questa meta in generale viaggiano a un ritmo di 4,3 chilometri all’ora, mentre chi fa due passi senza avere un traguardo si limita a un’andatura di 3,5 chilometri all’ora.
Ma anche lo shopping è più efficace di una passeggiata senza meta. Il timore di non trovare più l’articolo desiderato nella giornata di apertura dei saldi potrebbe essere una buona motivazione per accelerare il passo.
Realizzare città a misura di pedoni
«Abbiamo scoperto che camminare avendo un traguardo utile migliora in modo significativo la salute e che questi tipi di percorsi a piedi hanno maggiori probabilità di essere inseriti nella routine quotidiana. Quindi, fondamentalmente, gli urbanisti dovrebbero cercare di sfruttare al massimo questo fenomeno», ha dichiarato Gulsah Akar, a capo dello studio.
I risultati della ricerca sono un esplicito invito rivolto ad amministratori cittadini, urbanisti ed esperti di salute pubblica a impegnarsi nella realizzazione di città a misura di pedoni. Ci guadagnerebbe anche il sistema sanitario: cittadini più sani hanno meno bisogno di cure e di assistenza.
I ricercatori stessi sono rimasti sorpresi di quanto lo scopo della camminata possa incidere sulla sua efficacia. “Pensavo che le differenze non sarebbero state così significative. Camminare è camminare e tutte le forme di camminata sono utili. E questo è vero, ma camminare per alcuni scopi ha un effetto significativamente maggiore sulla nostra salute rispetto ad altri scopi”, ha dichiarato Akar.
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