Con un Decreto Legge il Governo è intervenuto con ulteriori restrizioni specifiche in vigore nel periodo Natalizio. Le misure sono state annunciate ieri sera dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa.
Con l’approssimarsi delle festività natalizie tutta l’Italia sarà zona rossa nei giorni prefestivi e festivi e zona arancione nei giorni lavorativi. Nuovi provvedimenti restrittivi che il Premier ha spiegato così: «Le misure messe in campo e il sistema a zone hanno funzionato, questo metodo ci ha permesso di evitare il lockdown generalizzato. Quando siamo partiti con questo metodo, l’Rt (l’indice di trasmissibilità del contagio) era a 1,7 e lo abbiamo riportato a 0,86. Tutte le regioni ragionevolmente nei prossimi giorni potrebbero entrare in zona gialla, ma la situazione resta difficile e lo è in tutta Europa. Il virus continua a circolare dappertutto, si lascia piegare ma non sconfiggere. I nostri esperti temono che la curva possa subire un’impennata nel periodo natalizio, il Comitato Tecnico Scientifico ha espresso forte preoccupazione. Dobbiamo intervenire, non è una decisione facile, per rafforzare le misure necessarie per affrontare le prossime festività in modo da cautelarci meglio in vista della ripresa delle attività a gennaio».
Tra le misure, rimane fermo il divieto di spostamento tra le le Regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio 2021, oltre che il coprifuoco dalle 22 alle 5. Ma vediamo il calendario dell’Italia in zona rossa e arancione dal 24 dicembre al 6 gennaio 2021.
I giorni in cui l’Italia sarà in zona rossa
Saranno 10 i giorni totali in cui l’Italia sarà in zona rossa. E sono: il 24, il 25, il 26, il 27, il 31 dicembre; il 1°, il 2, il 3, il 5, il 6 gennaio 2021. All’interno dell’area rossa è vietato ogni spostamento, sia nello stesso Comune che verso Comuni limitrofi ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità (per esempio l’acquisto di beni necessari) o motivi di salute.
Il decreto, però, pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale, prevede una deroga ai divieti alla mobilità, consentendo lo spostamento verso una abitazione privata nell’ambito della stessa regione. «Durante i giorni compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 – si legge nel decreto – è altresì consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata, ubicata nella medesima regione, una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05,00 e le ore 22,00, e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi».
Sarà, quindi, possibile ricevere in casa due persone non conviventi (i minori di 14 anni, le persone con disabilità e conviventi non autosufficienti sono esclusi dal “conteggio”). «Non possiamo entrare nelle case degli italiani – ha spiegato il Premier -, siamo in un sistema liberaldemocratico. Ma questa limitazione ci aiuta è tenere sotto controllo gli spostamenti», per i quali si ricorda serve sempre l’autocertificazione.
Le attività sospese in zona rossa
Sono sospese le attività di ristoranti, bar, pasticcerie (tranne che per l’asporto e le consegne a domicilio). Rimangono aperte le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, tabaccherie, edicole, parrucchieri, barbieri, farmacie, parafarmacie. Sono chiusi i centri estetici.
I giorni in cui l’Italia sarà in zona arancione
Le date che rientrano nella zona arancione sono 4 in totale. Sono i giorni lavorativi, ovvero il 28, il 29, il 30 dicembre e il 4 gennaio. In queste giornate ci si potrà spostare senza autocertificazione all’interno del proprio Comune. Sarà possibile varcare i confini comunali solo in caso di necessità, salute o lavoro. Il Decreto però pone una deroga: ci si potrà spostare tra Comuni con meno di 5.000 abitanti in un raggio di 30 km senza poter andare nei capoluoghi di provincia.
I negozi saranno aperti fino alle 21.00. Bar e ristoranti, invece, restano chiusi tranne che per l’attività di asporto o consegna a domicilio.
Nel corso della conferenza stampa il Premier ha annunciato anche immediati ristori alle categorie colpite dai nuovi provvedimenti. Per il settore della ristorazione sono stati destinati 645 milioni di euro.
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