Il mese di maggio di quest’anno è stato il più caldo da quando esistono le rilevazioni climatiche, ossia dal 1850, e la temperatura del pianeta ha raggiunto 1,52 gradi in più rispetto all’epoca preindustriale
Recentemente anche il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres ha lanciato un appello e ha chiesto di aumentare le tasse contro i combustibili fossili, oltre che vietarne qualunque forma di pubblicità o sussidio pubblico.
Caldo record: il primato di maggio
Il record delle temperature più alte è stato battuto ogni mese negli ultimi dodici, fra il 2023 e il 2024, e il caldo è ancora in aumento. Secondo gli studiosi del clima non si fermerà finché non si riusciranno a stabilizzare le concentrazioni di gas serra nell’atmosfera. Insomma il rispetto degli accordi di Parigi è a rischio e sembra sempre più probabile che l’obiettivo verrà mancato. Potrebbe rivelarsi realistico un nuovo limite di innalzamento delle temperature fissato sui + 2°.
Il parere degli studiosi
Secondo gli esperti dell’Imperial College di Londra, è possibile stabilire con ragionevole certezza che il limite del riscaldamento globale di 1,5° è già stato superato. Pertanto, gli scienziati dovrebbero accordarsi su un’unica metodologia per monitorare gli eventuali progressi sul contenimento dell’aumento delle temperature. Un parere confermato anche dagli scienziati dell’Università tedesca di Leipzig, secondo i quali si dovrebbe già lavorare per capire come limitare il riscaldamento entro i 2°, perché ogni decimo di aumento potrebbe essere davvero cruciale.
Le cause dei cambiamenti climatici
La principale causa dei cambiamenti climatici e dell’aumento progressivo della temperatura terrestre è l’effetto serra, fenomeno per cui alcuni gas presenti nell’atmosfera catturano il calore del sole impedendogli di tornare nello spazio. Molti di questi gas come l’anidride carbonica, il metano, l’ossido di azoto e i gas florurati sono presenti in natura, ma le attività umane ne hanno aumentato le concentrazioni in atmosfera. Ad esempio, nel 2020 la concentrazione di Co2 in atmosfera ha superato del 48% quella del periodo preindustriale.
Caldo record a causa delle attività umane
La combustione di carbone, petrolio e gas produce anidride carbonica e ossido di azoto, mentre la deforestazione progressiva contribuisce a un minore assorbimento della Co2 dall’atmosfera. Fra le cause dell’aumento delle emissioni c’è anche lo sviluppo dell’allevamento del bestiame, perché bovini e ovini producono grandi quantità di metano durante il processo digestivo. I fertilizzanti azotati usati in agricoltura, invece, producono emissioni di azoto. Infine i gas fluorurati, utilizzati nelle apparecchiature di refrigerazione, condizionamento d’aria, nei solventi e negli impianti di protezione antincendio, producono emissioni in grado di causare un effetto serra fino a 23 mila volte più potente di quello provocato dall’anidride carbonica.
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