L’aumento delle temperature, registrato sull’intera Penisola nelle ultime settimane, mette in ginocchio milioni di persone. Il caldo provoca malessere, soprattutto tra gli anziani. Quali rimedi adottare per salvarsi?
Malessere da caldo? Durante il mese di luglio abbiamo registrato un notevole aumento delle temperature: 4 gradi in più – mediamente – rispetto al periodo compreso tra il 1991 e il 2020. A dirlo sono i dati della ricerca di Copernicus Climate Change Service (C3S), il programma Europeo che pubblica bollettini climatici mensili. All’interno della statistica, anche i cambiamenti osservati nella temperatura dell’aria superficiale globale, nella copertura del ghiaccio marino e nelle variabili idrologiche.
E nonostante ci siano indicazioni precise e dettagliate, in primis, dal Ministero della Salute, l’anziano è ancora la categoria più a rischio. Rimanere in casa nelle ore calde e bere molta acqua sono suggerimenti utili ma è necessario adottare altri piccoli accorgimenti per scongiurare il malessere dal caldo.
I malesseri più frequenti
I malesseri che più spesso colpiscono gli anziani durante i mesi estivi, sono diversi. Nell’elenco dei disagi che attanagliano la quotidianità degli anziani, figurano senz’altro la sincope (improvvisi capogiri), i crampi ai muscoli e all’addome, l’edema a gambe e piedi e l’esaurimento da calore (debolezza, stordimento, costante senso di sete, nausea, sudorazione abbondante). Non solo, si registrano anche improvvisi abbassamenti di pressione e ancora secchezza delle mucose e irritabilità.
Gli antidoti contro il caldo
A fornire spunti di riflessione sui rimedi da adottare è il Centro Salute Colleoni. Intanto, anche per gli esperti della Fondazione è importante che l’anziano – nelle ore più calde – resti a casa e non si impegni in azioni faticose. È altrettanto fondamentale che beva molta acqua perché il meccanismo di sudorazione non si arresti. Pertanto, acqua e cibi ricchi di acqua tra cui frutta e verdura, dovranno essere sempre presenti nel frigorifero in casa di un anziano.
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