Nasceva il 1°ottobre 1869 la cartolina, l’antenata delle e-mail ora in soffitta, o quasi!
In tanti le hanno collezionate, e forse ancora le hanno in qualche scatolone finito chissà dove. Le cartoline postali erano un tempo il miglior saluto che si potesse mandare a parenti e amici lontani. Con le loro illustrazioni erano utili a porgere i migliori auguri in ogni circostanza, oppure in alcuni casi a pubblicizzare eventi e prodotti. Mentre con le loro fotografie rendevano nota l’esistenza di bei luoghi da visitare quanto prima. “Intero postale”, questo il suo nome. Il nome di questo cartoncino rettangolare utilizzato per la corrispondenza via posta, che ora i moderni mezzi di comunicazione sembrano aver relegato a ricordi e mercatini vintage. Ma ancora non è detta l’ultima parola… Né l’ultimo invio!
La storia
Sono le Poste dell’Impero Austroungarico a veder nascere la prima cartolina postale. L’idea, in realtà, fu nel 1865 del consigliere prussiano Von Stephan. Ma l’affrancatura era troppo costosa e non se ne fece niente. Fu così il 1 ottobre 1869 che il professore d’economia Emanuel Herrmann diede vita a quello che lui stesso battezzò come il “nuovo corrispondenza postale”, voluto per sostituire le più onerose lettere, in caso di messaggi più brevi. La data di emissione del 1 ottobre figura così nel Bollettino delle Leggi dell’Impero. Niente più che un cartoncino avorio. Da un lato, indirizzo del destinatario e francobollo. Dall’altro, senza orpelli di sorta, il messaggio del mittente.
A grandi passi
Da allora la mitica “postcard” ne ha fatta di strada. Nel 1870, grazie a un libraio francese, fu la volta della prima cartolina illustrata. Vent’anni più tardi, nel 1891, fu un altro francese a pensare di usare delle fotografie. Merito di un inglese furono invece le “Christmas Card” per gli auguri di Natale. E sempre in Gran Bretagna fu inventata la linea verticale che divide messaggio e indirizzo del destinatario sul retro. Di fatto dando il via alle cartoline di questo tipo (davanti immagine e dietro testo con indirizzo) in un altro primo di ottobre, quello del 1907. Quando vennero ammesse alla corrispondenza internazionale con il Congresso Postale Universale di Roma. In Italia, è la Legge 1442 del 23 giugno 1873 ad aver introdotto la “cartolina postale di Stato”: affrancatura da 10 centesimi di lira fino al 1919.
E oggi?
Con l’avvento della posta elettronica, che ha reso di fatto la messaggistica istantanea e “gratuita”, la cartolina ha perso la sua diffusione come mezzo tra i più pratici, ma non certo il suo appeal. Dove resistono le cartoline sono oggi le soffitte dei collezionisti, le mostre di mailing art, gli ufficio di pubblicitari e uffici marketing aziendali, gli espositori promozionali di alcuni locali metropolitani e i mercatini di antiquariato, alcune edicole e tabaccherie. Oppure alcune Residenze per Anziani, com’è stato il caso alcuni anni fa dell’iniziativa promossa da una RSA nel comasco (che però manteneva aperta anche la possibilità delle email). Per i veri irriducibili, che non si vogliono arrendere a veder sparire dalla propria cassetta della posta la cara vecchia cartolina, c’è però anche una divertente opportunità. Il postcrossing. Un progetto ideato dal portoghese Paulo Magalhães che mette in comunicazione tra loro persone che vogliono ancora spedire e ricevere cartoline, con tanto di mappa di invii e ricezioni da aggiornare e tenere sott’occhio. La mappa online, la cartolina in mano.
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