Digitalizzazione e nuove tecnologie conquistano il settore dell’impresa, anche se permane il gap con la media europea
Un terzo delle grandi imprese utilizza tecnologie di Intelligenza Artificiale. Cresce dal 5,0% all’8,2% la quota di imprese con almeno 10 addetti che utilizza tecnologie di intelligenza artificiale (13,5% dell’area Ue27). In 10 anni il fatturato online delle PMI (con 10-249 addetti) è passato dal 4,8% al 14,0% del totale (dall’8,5% al 12,4% nell’Ue27). Aumenta la quota di imprese con almeno 10 addetti che adotta una più vasta gamma di strumenti di sicurezza informatica. Il 32,2% delle imprese (28,0% nel 2022) dichiara di utilizzare almeno sette delle 11 misure di sicurezza analizzate (38,5% nell’Ue27). Rispetto al 2022 si riduce la quota di imprese vittime di almeno un attacco informatico grave. Dal 22,1% al 19,8% delle imprese con 50-249 addetti; dal 33,1% al 29,9% di quelle con almeno 250 addetti (da 41,1% a 38,3% nell’Ue27).
IA generativa: la nuova frontiera per le imprese italiane
Questi i dati principali del rapporto Istat che studia il legame tra tecnologia e imprese che rivela come tra le imprese che utilizzano IA quasi la metà ha sperimentato l’IA generativa. L’analisi dei testi (text mining) e le tecniche di apprendimento automatico (ad es. machine learning) sono le due tecnologie più utilizzate dalle grandi imprese che utilizzano IA (rispettivamente 60,8% e 51,6%), mentre per le imprese di dimensione più ridotta la seconda tecnologia più utilizzata è l’IA generativa per la creazione di linguaggio scritto (46,9%) che offre soluzioni innovative per automatizzare processi, migliorare la comunicazione e personalizzare i contenuti.
Il profilo dell’impresa innovativa
Le imprese che utilizzano almeno una tecnologia di IA in relazione ad altre caratteristiche legate alla struttura organizzativa e all’adozione dell’ICT, hanno un profilo prevalente. Si tratta di imprese che per il 93% appartengono alla classe delle PMI, per il 63% sono localizzate nel nord del Paese, un quarto in Lombardia e il 13% in Veneto con quote rilevanti anche per Lazio ed Emilia-Romagna (circa 9,5%), della Campania, Piemonte e Toscana (tra l’8% e il 6%). Il 99% ha un livello di digitalizzazione almeno di base, l’80% un livello almeno alto. Per il 74% hanno oltre la metà degli addetti connessi e quasi tutte utilizzano velocità di connessione almeno pari a 30 Mbit. L’85% ha formato i propri addetti sulla sicurezza informatica. Del resto l’80%-90% di loro utilizza rispettivamente riunioni online e le connessioni da remoto a e-mail, documenti e applicazioni aziendali.
Una impresa su cinque con almeno 10 addetti effettua vendite online
Passa dal 13,0% del 2023 al 14,7% la quota di PMI che ha effettuato nel corso dell’anno precedente vendite online per almeno l’1% del fatturato totale (20,1% in Ue27). Aumenta dal 18,5% al 19,9% la quota di PMI attive nell’e-commerce che hanno realizzato online il 14,0% dei ricavi totali (in calo rispetto al 15,5% del 2023). In generale, il 20,4% (19,1% nel 2023) delle imprese con almeno 10 addetti ha effettuato vendite online fatturando il 16,9% (17,7% nel 2023) del fatturato totale (19,1% a livello Ue27). La quota di imprese che vendono online o via web aumenta con la dimensione aziendale. Dal 19,1% delle imprese con 10-49 addetti al 49,0% delle imprese più grandi. Nella composizione delle imprese che vendono online si confermano come migliori quelle appartenenti al commercio (28,4%), all’alloggio (14,4%%) e alla ristorazione (8,9%).
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