Il Bonus Anziani appena introdotto è un importante sostegno economico per gli over 80 non autosufficienti. Chi può richiederlo e come funziona
Il Bonus Anziani è nella Gazzetta Ufficiale. La pubblicazione del decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 21 febbraio 2025 istituisce, infatti, la nuova Prestazione Universale per potenziare l’assistenza agli anziani non autosufficienti. Questa misura rappresenta un passo significativo nell’attuazione della legge delega n. 33/2023 e si può considerare un primo passo verso un nuovo welfare per gli anziani. Per gli esperti del settore questa nuova prestazione colma parzialmente il divario tra il costo effettivo dell’assistenza e i sostegni finora disponibili. Il costo medio di una badante a tempo pieno supera infatti i 1.200 euro mensili, senza considerare contributi e altre spese accessorie.
Cosa prevede il Bonus Anziani
Il Governo introduce un assegno mensile di 850 euro destinato agli anziani che necessitano di assistenza continua. In pratica il Bonus Anziani mira a supportare le famiglie nelle spese per l’assunzione di badanti e per i servizi di assistenza domiciliare. La nuova misura assorbe l’indennità di accompagnamento e integra le prestazioni già fornite dagli Ambiti Territoriali Sociali (ATS), creando così un sistema di supporto economico più corposo e strutturato. L’iniziativa risponde alla crescente necessità di assistenza degli anziani in Italia, dove l’invecchiamento demografico continua ad aumentare la popolazione in età avanzata.
Chi ha diritto al bonus anziani
I beneficiari della Prestazione Universale devono soddisfare contemporaneamente quattro requisiti:
1. Età anagrafica: il richiedente deve aver compiuto almeno 80 anni
2. Condizione sanitaria: occorre presentare un livello di bisogno assistenziale gravissimo, certificato dall’INPS
3. Situazione economica: l’ISEE del richiedente non deve superare i 6.000 euro
4. Status previdenziale: il richiedente deve già percepire l’indennità di accompagnamento o possedere i requisiti necessari per ottenerla
Questi criteri puntano a identificare i soggetti più vulnerabili sia dal punto di vista sanitario che economico, garantendo che le risorse raggiungano chi versa in condizioni di maggiore bisogno. La soglia ISEE particolarmente bassa limita l’accesso alla prestazione, concentrando gli aiuti sulle fasce più fragili della popolazione anziana.
Come funziona l’erogazione dell’assegno
L’INPS gestisce direttamente l’erogazione del Bonus anziani, che inizia dal primo giorno del mese in cui viene presentata la domanda. L’importo complessivo si compone di due elementi distinti:
1. La quota fissa corrispondente all’indennità di accompagnamento, che continua a essere erogata secondo le modalità tradizionali
2. La quota integrativa chiamata “assegno di assistenza”, attualmente fissata a 850 euro mensili, che l’INPS versa attraverso un pagamento specifico gestito dalla piattaforma digitale “Prestazione Universale”
I pagamenti hanno cadenza mensile e garantiscono continuità di sostegno alle persone anziane beneficiarie. L’importo di 850 euro rappresenta un contributo significativo che può aiutare a coprire parte delle spese per l’assistenza domiciliare, alleggerendo il carico economico sulle famiglie.
Come presentare domanda per il Bonus Anziani
L’accesso alla misura richiede un’azione proattiva da parte dei beneficiari o dei loro familiari. La procedura di richiesta si attiva esclusivamente attraverso canali telematici:
1. I richiedenti possono presentare domanda dal primo giorno del mese in cui compiono 80 anni
2. La trasmissione avviene esclusivamente in modalità digitale attraverso la piattaforma dedicata sul sito istituzionale dell’INPS
3. In alternativa, i cittadini possono rivolgersi ai patronati che offrono assistenza gratuita per la compilazione e l’invio della domanda
Un primo passo verso un nuovo welfare per gli anziani
Il nuovo Bonus Anziani segna un cambiamento nell’approccio all’assistenza degli over non autosufficienti in Italia. La combinazione tra supporto economico diretto e integrazione con i servizi territoriali apre la strada a un modello più articolato di protezione sociale. I cittadini interessati possono già accedere al portale INPS per verificare i requisiti e predisporre la documentazione necessaria, in attesa dell’attivazione completa della piattaforma “Prestazione Universale”. I patronati e i servizi sociali territoriali possono fornire un utile supporto informativo per orientare gli anziani e le loro famiglie verso questa nuova opportunità di sostegno.
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