Giovanna Bongi. Insegnante di scuola per l’infanzia per 40 anni ora in pensione. Ha sempre amato scrivere poesie e ora che finalmente ha più tempo libero può dare sfogo a questa sua passione. Partecipa al Concorso 50&Più per la prima volta. Vive a Firenze.
Zanzara, musa noiosa della mia poesia,
silenzio dal sonno ormai strappato via,
nei luoghi della scuola mi hai portato
dove già tutto il sentire era tracciato.
Memoria. Polvere bianca della cimosa
come talco sul tempo leggera si posa.
Incertezza. Dell’esercizio alla lavagna
mentre aspetto che suggerisca una compagna.
Rimorso è il buco fatto dalla gomma blu
per cancellare l’acca che ci ho messo in più,
ma guardarci dentro in verità mi piace,
la curiosità prevale e la coscienza tace.
Il viaggio è la torre Eiffel del pennino,
il giudizio è il maluccio il bene e il benino,
la rassegnazione è un ricordo di cartasuga:
la luce delle parole rapidamente asciuga.
Meditare è seguire l’om di un moscone
anche se la maestra la chiama distrazione.
Crescere è cambiare con la cinghia la cartella
chiamare alle medie custode la bidella
lasciare i calzettoni per le calze fini
per diventare donna senza più confini.
Il dolce della vita è tutto in quel succhiare,
andando con le amiche
verso scuola alle scalette,
il fiore profumato del bianco caprifoglio.
Se ci penso
è sempre e solo questo ciò che voglio.
Firenze, 30 marzo 2021