Secondo la classifica annuale stilata dal Sole 24 Ore, il capoluogo dell’Emilia Romagna è la provincia in cui si vive meglio. Seguono Bolzano e Trento.
Il Covid-19 non ha colpito soltanto nel fisico ma ha inciso profondamente anche sui nostri comportamenti e sugli stili di vita di ciascuno.
Il Sole 24 Ore – che dal 1990 ogni anno ci regala la classifica delle città italiane dove si vive meglio – ha stabilito che per determinare quale fosse la provincia con la migliore qualità della vita nel 2020, non si potesse prescindere dal considerare l’impatto che la pandemia ha avuto sui territori, sul loro sistema sanitario, sulla vita dei cittadini.
Pur restando invariate le macro aree analizzate – Ricchezza e consumi; Demografia e salute; Affari e lavoro; Ambiente e servizi; Giustizia e sicurezza; Cultura e tempo libero – dei 90 indicatori che di esse fanno parte, ben 60 sono stati aggiornati ed adeguati all’emergenza sanitaria in atto sul territorio nazionale dallo scorso febbraio.
La classifica finale che ne è scaturita vede Bologna al primo posto, seguita da Bolzano al secondo e da Trento, terza classificata. L’Emilia Romagna è la Regione che presenta ben cinque province su nove tra le prime venti classificate: oltre al capoluogo, Parma (ottava posizione), Forlì-Cesena (quattordicesima), Modena (quindicesima) e Reggio Emilia (diciassettesima). In fondo alla classifica si trovano Vibo Valentia (104a posizione), Siracusa (105a), Caltanissetta (106a) e Crotone (107a).
Il nord del Paese, colpito pesantemente dalla prima ondata del virus, ne esce malridotto: Milano, prima classificata nelle edizioni del 2018 e 2019 è scivolata al dodicesimo posto a causa della diminuzione del Pil pro capite e dello spazio abitativo medio per famiglia (51 metri quadrati). Penalizzate anche le città turistiche: Venezia (33a, 24 posizioni in meno dell’anno scorso), Roma (32a, 14 posizioni in meno) e Firenze (27a, 12 posizioni in meno).
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