C’è un appello congiunto al Governo affinché riconfermi per il 2024 il fondo speciale per le biblioteche. A chiederlo sono l’Associazione italiana biblioteche (Aib), l’Associazione italiana editori (Aie) e l’Associazione Librai italiani (Ali-Confcommercio).
È stato istituito nel 2020, anno della pandemia, per poi essere rinnovato in quelli successivi. In passato il fondo speciale da 30 milioni di euro è stato impiegato da biblioteche di pubblica lettura o legate a istituti culturali e statali per l’acquisto straordinario di libri. Un modo per sostenere però anche le librerie sul territorio e gli editori. Il fondo, infatti, può essere impiegato a condizione che venga speso presso almeno tre librerie della zona dove ha sede la struttura beneficiaria.
La vicinanza territoriale
Le associazioni hanno chiesto di utilizzare il criterio della vicinanza territoriale per individuare i punti vendita presso i quali le biblioteche devono rifornirsi, acquistando i libri a prezzo di listino e non in base a criteri di offerta più o meno vantaggiosa.
“Le biblioteche sono un presidio fondamentale per far crescere la lettura nel Paese e ridurre le disuguaglianze territoriali e di classe – hanno spiegato in un appello i presidenti delle associazioni Laura Balestra (Aib), Ricardo Franco Levi (Aie) e Paolo Ambrosini (Ali) – e questa misura, oltre ad aiutare le biblioteche, ha sostenuto tutta la filiera in anni difficili durante i quali il prezzo dei volumi in vendita si è mantenuto prima costante e poi è cresciuto. Chiediamo di non interrompere questo processo virtuoso, ma di continuare a sostenere il mondo del libro nel suo sforzo di offrire prezzi sostenibili”.
Le biblioteche in Italia
Secondo i dati Istat (2021) le biblioteche in Italia sono 7.425, tra pubbliche e private, statali e non statali, escluse quelle scolastiche e universitarie. Il 58,3% del totale dei comuni ne ha almeno una, ce ne sono tre ogni 100 km quadrati, e una ogni 8mila abitanti. Due su tre, il 68,5% sono civiche a titolarità comunale, il 9,2% fa riferimento a enti ecclesiastici, mentre il 7,1% è gestito da associazioni private e il 4% da fondazioni. Il 58,3% si trova al Nord, il 24,2% al Sud e il 17,5% al Centro.
Le librerie in Italia
Le librerie in Italia sono 3.640, delle quali 2.405 indipendenti, che occupano oltre 10.700 addetti. Il 59% sono ditte individuali, il 24% società di persone, il 15% società di capitali ed il 2% cooperative.
Lombardia, Lazio e Campania sono le prime tre regioni per numero di librerie. Secondo i dati dell’Associazione librai italiani aderente a Confcommercio, aggiornati al 2022, i principali ostacoli per le librerie sono la concorrenza dei megastore online (per l’81,4%) e i bassi margini di ricavo riconosciuti dagli editori (per l’80%).
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