Per la prima volta la Capitale italiana della Cultura unisce due città, Bergamo e Brescia. Lo fa con un programma congiunto che mette al centro non solo il patrimonio storico-artistico, ma anche servizi e progetti educativi per affrontare le marginalità.
Da territori fortemente colpiti dalla pandemia, i due Comuni diventano luoghi di riscatto culturale e sociale, e si trasformano per il 2023 nel motore culturale del paese. Questo avviene grazie a oltre 100 grandi progetti e 500 iniziative che prenderanno il via nel corso dell’anno. Il tema portante del progetto è “la città illuminata” e si snoda attraverso quattro differenti aree tematiche: la città dei tesori nascosti, la città natura, la città che inventa, la cultura come cura.
La città dei tesori nascosti
Questa sezione enfatizza il senso della scoperta e del rapporto con il patrimonio culturale, materiale e immateriale, fatto di paesaggi e identità del territorio. La aree progettuali sono rappresentate da luoghi urbani come Bergamo Alta, con le sue piazze, i palazzi e i giardini, e la Brescia romana con Santa Giulia.
La città natura
La città natura si inserisce nel filone di riflessione sul rapporto fra spazi urbani e naturali: in questo campo, Bergamo e Brescia hanno intrapreso lunghi percorsi per rendere le città più verdi e sostenibili, e hanno approvato strategie di transizione climatica volte, proponendosi come laboratori per la città del futuro. La natura in città include progetti di estensione e attivazione del verde urbano, immaginandolo come area centrale di pianificazione urbanistica e paesaggistica, attraverso percorsi partecipativi ed educativi.
La città che inventa
Il progetto sottolinea il valore della cultura come condizione per la narrazione e l’istituzionalizzazione delle capacità innovative di un territorio produttivo che vede protagoniste le imprese, ma anche le università e le istituzioni artistiche e culturali. L’idea alla base è favorire l’educazione all’innovazione, ma anche il racconto dell’innovazione attraverso una serie di centri e musei che ricostruiscano la storia delle imprese.
La cultura come cura
L’esperienza della pandemia ha amplificato gli effetti delle fragilità sistemiche, e ha portato il tema della cura al centro del dibattito e dell’agenda politica: nello specifico, il progetto per la Capitale italiana della cultura si ispira alla connessione fra arte e cultura e processi di aggregazione sociale. La cultura è dunque intesa in senso ampio, legata al benessere delle persone, con la costruzione di dispositivi che favoriscano processi di inclusione e accoglienza, con i temi della cittadinanza attiva, del diritto alla città.
Un’idea in particolare, “il buon vicinato”, punta alla prossimità e alla solidarietà. Intende coinvolgere la popolazione over 75 per favorire forme di sostegno e vicinanza attraverso le associazioni di volontariato. Non bisogna dimenticare che nel 2022 Bergamo è già stata nominata capitale del volontariato grazie al lavoro delle migliaia di volontari e associazioni. Perché durante la pandemia si sono messi a disposizione dei più fragili.
Gli eventi
Il calendario degli eventi si aprirà con la cerimonia inaugurale del 20, 21 e 22 gennaio, articolata sulle due città. A Brescia dal 10 al 19 febbraio e poi a Bergamo dal 17 al 26 ci sarà la “Festa delle luci” con tanti artisti.
Il 29 gennaio a Brescia sarà inaugurato il Nuovo museo del Risorgimento nel Catello. L’Accademia Carrara e il Museo delle Storie di Bergamo, e i luoghi gestiti da Fondazione Brescia Musei e Palazzo Martinengo, invece, accoglieranno i visitatori con mostre d’eccezione. Non mancherà la musica con il Festival Pianistico Internazionale che da 60 anni unisce le due città, al quale si aggiungerà il progetto congiunto Città del Jazz.
Nel campo della mobilità sostenibile è stato avviato il progetto di un percorso pedonale, “La via delle due sorelle”. E una ciclovia di 75 km che collegherà i percorsi Unesco presenti nelle due città, con 800 beni di interesse storico-culturale e tre parchi regionali. Gli investimenti programmati dai due Comuni per il triennio 2021-2023 è di circa 158 milioni di euro.
La storia
Nel settembre del 2021 è stato formalmente istituito il Comitato Bergamo Brescia 2023, e parallelamente, le due amministrazioni hanno avviato un concorso di progettazione per il logo dell’iniziativa. Il 13 dicembre è stata presentata la prima campagna di sostegno all’evento e avviate le prime attività di raccolta fondi.
Il progetto è il primo esperimento di politica culturale che punta a sostenere la crescita di un territorio guardando al suo sviluppo economico. Non solo, anche a quello industriale e sociale, che vada oltre il 2023. E metta, soprattutto, le basi per un futuro inclusivo e di potenziamento delle risorse dei territori.
Per info: https://bergamobrescia2023.it/group-events/9343/
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