Detling, un piccolo villaggio nel Kent vanta la più alta aspettativa di vita di tutta la Gran Bretagna. E la scienza non sa ancora spiegare il perché.
Incastonato nella verde campagna inglese, a 60 km da Londra, tra la ferrovia ad alta velocità e la superstrada, l’idilliaco villaggio di Detling – nel Kent – vanta una popolazione di appena 800 abitanti e meno di 400 case. La tranquillità di questa piccola oasi è solo vagamente disturbata da un leggero rumore di traffico in lontananza. Per le vie del paese si incontrano il pub, la chiesa di San Martin, il municipio, lo spaccio, un’elegante cabina telefonica rossa (che ospita un defibrillatore di emergenza) e tutto intorno un fiorire di giardini curati. Eppure su questo luogo – in apparenza simile a tanti altri – da tempo aleggia un alone di mistero. Per l’esattezza da quando si è sparsa la voce che i suoi residenti godono della più alta aspettativa di vita di tutto il Regno Unito.
Vivere bene, vivere più a lungo
In effetti, secondo i rapporti della Sanità Pubblica inglese, qui le donne possono sperare di vivere fino a 95 anni. Dodici in più della media nazionale, ma ben 20 in più rispetto alle abitanti (meno fortunate) di Stockton-on-Tees, nel nord-est dell’Inghilterra, cui spetta una media di appena 72 anni. Questo giusto per fare un paragone. Peraltro il record è anche al maschile: 86 primavere contro la media nazionale di 79. Dati evidenti anche solo passeggiando per le strade del paese, dove è facile imbattersi in anziani che nulla hanno a che spartire con la loro età biologica. Con aria salutare e passo fermo portano a spasso il cane, giocano a carte nel pub, bevono sherry e scambiano sorrisi con i visitatori curiosi.
Voci dal villaggio
A Detling vive Irene Nobbs, prossima al 103esimo compleanno. Ex parrucchiera ed insegnante, il suo unico rammarico è essere sopravvissuta alla figlia, deceduta quest’anno per Covid. La sua chiave per la longevità? Tanta allegria e un bicchiere di gin, confessa divertita. Mary Maskell, una vivace 98enne, grande nuotatrice, ammette che il suo miglior pregio è “essere brava a divertirsi”. Il 78enne John Clayton, che con la sua pelle liscia sembra un 60enne, non si perde invece una partita di cricket. E l’elenco degli “evergreen” è ancora lungo.
Tante risposte, poche certezze
Ma qual è il loro segreto? Le teorie naturalmente abbondano. Dall’acqua “miracolosa” (ma David Humfrey, 87 anni, non ne è così sicuro: “L’acqua? Semmai il gin!”), all’aria salubre, fino alle numerose attività sociali. Tuttavia al momento di scientifico non c’è nulla, solo i numeri che, incontestabili, certificano la patente di longevità. Di certo, però, tanta fama ha fatto crescere i prezzi delle abitazioni. Del 30% in tre anni, per l’esattezza. Secondo il sito immobiliare Rightmove, una casa qui costa come a Londra, ben oltre la media nazionale. Del resto a Detling non ci si annoia e la vita sociale è ricca di attività. Dalle gare di pudding al club del cricket, per non parlare del laboratorio teatrale e dell’attesissimo Premio Villager Of The Year, assegnato al paesano che si è più contraddistinto durante l’anno. In un’atmosfera a metà tra un romanzo di Agatha Christie e una puntata di Padre Brown.
Una comunità solidale e resiliente
In quest’angolo di Inghilterra la festa più sentita resta il Natale, celebrato con una processione chiamata “Trova il Bambinello”, che inizia nell’unico pub e si conclude in un fienile dove, tra buoi, asini, maiali e pecore, nella mangiatoia giace un vero bambino. Ma anche Detling ha avuto i suoi momenti bui, duranti i quali la comunità ha saputo stringersi e trovare sostegno reciproco. Come quando una bimba e sua nonna furono uccise da un pirata della strada, e in loro nome, dopo lunghe manifestazioni, fu costruita una sopraelevata che ora collega le due sponde del villaggio.
Come ai vecchi tempi
La stampa inglese è impazzita per questo luogo e gli abitanti sono diventati delle star. “Non ce ne andremo mai” assicurano al Daily Mail Gill e David Humphrey, 82 e 87 anni. E del resto, perché dovrebbero? Qui non si sta mai soli e ci si prende cura l’uno dell’altro, “come ai bei vecchi tempi”, concordano tutti. Quando la domenica in parrocchia si giocava a bocce e nelle serate di pioggia ci si scaldava in compagnia degli amici e con un bel bicchiere di gin. Ecco, forse l’elisir di lunga vita è tutto qui.
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