Michele Benvenga
Nato a Sassano vive a Campagna (Sa). Partecipa al Concorso 50&Più per la prima volta.
Bella primavera splendea
vestita di vaghe speranze,
eppure intorno io erravo,
inquieto e senza riposo.
Ma ogni dì un nido intrecciavo,
per i cari miei uccellini,
che un dopo l’altro giulivi
venivano pigolando alla luce.
E più i focolare cresceva,
più intorno suonava armonia.
L’estate ormai sorridea
e il cor s’allargava felice.
Era lieto anche il duro cammino,
sotto un cielo coperto di nubi,
tempestoso di tuoni e bufere:
pioggia e neve… non scosser la vita.
E la gioia dei miei piccolini,
che curavo ancor con amore,
e ferite leniva e ogni affanno
svaniva nel torbido cielo.
E giunse infine l’autunno,
ogni uccello lasciò il suo nido.
Quanta gioia librarsi nell’aria,
volteggiare nel tiepido azzurro.
A Natale il suon delle pive,
scende a valle dai monti d’Abruzzo.
Ogni cor vede cieli stellati,
la cometa, la pace divina.
Mentre infuria su me la tempesta,
ogni sogno distrugge, mi spinge
nel buio del bosco e la strada smarrisco,
ogni vigor di vita mi abbandona.
All’alba tra i rami dei faggi,
un timido raggio si effuse;
poi gagliardo, sublime, intimò:
“Coraggio! Riprendi il cammino!”.