Come si può migliorare il benessere in azienda e lo stress sul posto di lavoro? Esiste un pre e un post pandemia da considerare, vediamo come
Il coaching è la chiave giusta per superare lo stress sul posto di lavoro? Se da una parte la pandemia e i nuovi modelli lavorativi (smartworking, lavoro ibrido, rientro forzato) hanno portato a una riflessione in merito all’equilibrio tra carico lavorativo e tempo libero, c’è ancora molto da fare per garantire che il lavoro non sia fonte di stress eccessivo e non gestibile. Questo è vero soprattutto per la Gen Z che considera sempre più importante il work life balance e la qualità dell’ambiente di lavoro rispetto a carriera e guadagni.
I programmi già attivi
Sono molti gli strumenti e programmi di coaching attivi in diverse modalità in diverse branch del network internazionale. “In Germania ed Inghilterra ad esempio – spiega Paola Nannelli, Chief Sales Officer di Pulse Advertising – è attiva l’app Nilo Health che permette a dipendenti e direttivo di prenotare gratuitamente sessioni di consulenza con uno psicologo, seguire dei corsi online di coaching, accedere a una libreria di contenuti per meditazione e wellness. In Italia da tre anni abbiamo attivato invece una consolidata collaborazione con la psicoterapeuta del lavoro Marinella Maccarone. Questa partnership si basa sulla convinzione condivisa che il benessere delle persone sia fondamentale per il successo dell’azienda”.
Il Coaching manageriale
Il pensiero di fondo è che sostenere le persone nel loro sviluppo, potenziarne il benessere organizzativo e sottolineare l’importanza dello Human Capital sono diventati sempre più elementi strategici. Proprio queste tre attività sono gli elementi fondanti del lavoro di Coaching Manageriale che la psicoterapeuta italiana porta avanti nell’azienda. Per il 2024, il percorso di coaching si sta focalizzato sulla gestione di temi quali la comunicazione efficace, la leadership gentile, la fiducia nei processi di vendita. Ogni azione è pensata con grande attenzione alla risorsa umana, prima ancora che per quella lavorativa. Le sessioni di coaching sono programmate per il team ma anche prenotabili singolarmente dal dipendente ogni volta che ne sente la necessità.
Il posto di lavoro “Gen Z approved”
L’azienda garantisce lo smartworking 2 volte a settimana, ma incentiva anche i dipendenti a incontrarsi in ufficio per promuovere socializzazione, condivisione e coesione del gruppo. “Lavorare in smart è comodo e non torneremo mai più indietro, ma proprio noi che siamo costantemente dentro i social media per lavoro non dobbiamo dimenticare che la vita vera scorre oltre lo schermo – aggiunge Paola Nannelli – sono convinta che vedersi, prendere un caffè, confrontarsi su un problema sia fondamentale per non isolarsi, migliorare, lavorare in modo costruttivo”.
In ufficio col pet
Il benessere è anche lavorare per un’agenzia pet-friendly dove ogni dipendente può portare a turno il proprio cane in ufficio (è noto come questa pratica aiuti ad alleviare lo stress, favorire le interazioni e migliorare la produttività). Due volte all’anno tutti i team delle 7 sedi internazionali si ritrovano per il Global Meeting per fare il punto dell’andamento della società, ma soprattutto per conoscersi dal vivo, condividere momenti informali e divertenti, sentirsi parte di un progetto internazionale fatto da persone (di oltre 20 nazionalità).
© Riproduzione riservata