Una nuova ricerca associa bassi livelli di albumina nel sangue con un aumento del rischio di malattie vascolari e oncologiche negli anziani
Lo studio
Lo studio, pubblicato sulla rivista Clinical Medicine Lancet, è stato realizzato dall’Università La Sapienza di Roma in collaborazione con l’IRCCS Neuromed di Pozzilli, il Cardiocentro Mediterranea di Napoli e l’Università Lum di Casamassima. L’indagine è stata svolta sui dati clinici di 18 mila soggetti, dei quali 3.299 over 65. La relazione fra un livello di albumina inferiore a 35 g/L e la presenza di problematiche legate al sistema cardiocircolatorio o alla comparsa di tumori è stata individuata soprattutto fra i senior. Sono stati esclusi fattori come le malattie renali, epatiche o altri stati infiammatori acuti che avrebbero potuto influenzare il quadro sanitario.
Il ruolo dell’albumina
L’albumina è la più abbondante proteina presente nel plasma ed è prodotta dal fegato. Serve a trasportare ed eliminare le sostanze di scarto che il nostro organismo espelle con le urine e costituisce anche una riserva di amminoacidi per l’organismo. Svolge un’azione antiossidante, antinfiammatoria e anticoagulante. In generale, la sua concentrazione nel sangue costituisce un indicatore sullo stato nutrizionale della persona e una sua diminuzione accentua lo stato infiammatorio sistemico, facilitando l’iperattività delle cellule predisposte alle cancerogenesi o alla trombosi.
Come hanno ribadito gli autori della ricerca, i tumori e l’infarto condividono una base comune proprio nella presenza di uno stato infiammatorio cronico, e che i pazienti a rischio di malattie cardiovascolari, persone con diabete o con un grado di obesità sono anche a rischio oncologico.
Una prospettiva diagnostica di prevenzione
La possibilità di ottenere indicazioni precoci su un eventuale rischio di contrarre alcune malattie è una conquista importante per la prevenzione. L’albumina si misura con un semplice prelievo del sangue, ha un costo accessibile e non comporta esami invasivi. Tuttavia, può fornire informazioni importanti e aiutare percorsi di prevenzione.
Alimentazione sana e redditi bassi
Un elemento singolare evidenziato dallo studio riguarda l’associazione fra bassi livelli di albumina e situazione socioeconomica a rischio. Questo dato deve far riflettere su quanto la dieta poco salutare, anche per ragioni di costi, rischi di danneggiare la salute. Un tema importante soprattutto negli anziani che, per risparmiare, scelgono talvolta una dieta con scarsa presenza di proteine nobili.
Monitorare questa proteina in modo facile ed economico potrà guidare il medico nei futuri screening e in una maggiore attenzione clinico diagnostica.
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