Con il Decreto Legge 11/2023 del 16 febbraio scorso, il Governo ha eliminato la possibilità di accedere allo sconto in fattura o alla cessione del credito anche per il bonus barriere architettoniche del 75%, insieme a tutte le altre agevolazioni sulla casa.
L’unica possibilità ancora in essere è la detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi, da ripartire in cinque anni, per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025. Le spese devono riguardare lavori finalizzati all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti. Sono agevolabili anche gli interventi di automazione degli impianti funzionali all’accessibilità.
Il decreto contiene anche alcune deroghe e per questo bonus si potrà continuare a cedere i crediti o usare lo sconto in fattura se alla data del 16 febbraio scorso era già stata presentata la richiesta del titolo abilitativo. Oppure erano già cominciati i lavori per gli interventi in cui il titolo abilitativo non è previsto.
L’emendamento di Fish, Federazione italiana per il superamento delle barriere architettoniche
“Il Decreto legge 11/2023 ha rivisto la disciplina fiscale in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, decretando uno stop allo sconto in fattura previsto dai bonus edilizi”, ha dichiarato Vincenzo Falabella, presidente di Fish (Federazione italiana per il superamento delle barriere architettoniche). “A nostro avviso c’è stata un’erronea valutazione delle norme, perché il bonus del 75% non può essere di certo paragonato al bonus 110 che, con variazioni, è passato al 90%. La cancellazione della cessione del credito e sconto in fattura del 75% per le opere finalizzate ad abbattere le barriere architettoniche è un segnale che stride rispetto agli impegni assunti dall’attuale Governo nei confronti delle persone con disabilità e delle loro famiglie. In questi giorni abbiamo silenziosamente sollecitato Governo e Parlamento a intervenire immediatamente per porre rimedio a tale stortura.”
Fish ha scritto infatti un emendamento, recapitato poi ai parlamentari, che sarà presentato nella discussione alla Camera relativa alla conversione in legge del Decreto.
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