Carl è un bambino che sogna di vivere mille avventure e diventare un esploratore. Ellie, sua coetanea, desidera vedere le Cascate Paradiso, in Venezuela. È l’inizio della storia di Up, uno dei più celebri cartoni animati della Disney Pixar. Un lungometraggio che già dai primi minuti è capace di far innamorare grandi e piccini. Tra Carl ed Ellie, infatti, nasce una storia d’amore che scorre veloce e ripercorre le tappe di quella che è la vita di molti. Il primo lavoro, il matrimonio, la prima casa, il desiderio di avere dei figli, la voglia di condividere dei progetti con la propria metà. Carl, un po’ più timido, si lascia trasportare dagli entusiasmi di Ellie e, una volta diventato anziano, decide di comprare i biglietti per il Venezuela con i soldi della pensione. Ma proprio prima di darli alla moglie, lei si sente male e muore. Da quel momento la vita di Carl è completamente stravolta e si trasforma in un uomo disilluso, scorbutico e un po’ scontroso, fino a quando alcuni avvenimenti non riusciranno a fargli tornare la voglia di vivere nuove avventure.
Bad Widow, il blog sulla vedovanza
È con grande delicatezza che Up riesce a trattare un tema complesso come la vedovanza. Ed è con lo stesso spirito che lo fa Alison Pena, l’americana che ha dedicato un blog a questo tema chiamandolo Bad Widow (Cattiva vedova). Partendo dalla propria esperienza, infatti, la donna americana racconta del marito scomparso, David, e di come ha affrontato il lutto e la costruzione di una nuova normalità. “Mio marito e io eravamo insieme da quasi 25 anni, metà della mia vita”, racconta nel blog. “Il 12 ottobre 2015 gli è stato diagnosticato un tumore e i medici ci hanno riferito che le sue aspettative di vita andavano dalle sei settimane ai quattro mesi. Quindi abbiamo fatto testamento. E poi abbiamo fatto una scelta: abbiamo deciso che avremmo vissuto a pieno ogni minuto del tempo che ci rimaneva insieme.”
Il dolore dell’addio
I medici, inizialmente, hanno consigliato a David di rallentare, ma lui e Alison hanno organizzato la loro vita per trascorrere più tempo con i loro cari e fare tutto ciò che avevano sempre amato. “Andavamo a giocare a tennis, dipingevamo, passavamo il tempo con la famiglia e gli amici. Ma entrambi sapevamo che avrei dovuto pensare anche a me stessa, prepararmi a quelli che sarebbero stati i mesi successivi”, continua Alison. “Una mattina di settembre, mentre eravamo soli, mio marito ha respirato profondamente, ha appoggiato la testa sulla mia spalla e se ne è andato. In quei giorni ho capito che non importa come ci provi o come accade, è impossibile prepararsi a tale perdita. All’inizio, vivevo giornate in cui ero piena di energie e altre in cui non avevo le forze di fare nulla. Mi capitava di dimenticare le cose o di annegare in un mare apparentemente infinito di dolore e disperazione. Ho perso la fiducia nelle mie competenze e la fiducia in me stessa. Non sapevo chi fossi senza David.”
Ricominciare a piccoli passi
Ma il marito di Alison le aveva lasciato in eredità numerosi dipinti e il proprio studio. “Quando ho iniziato a sgomberare il luogo in cui David ha lavorato per trent’anni, ho pensato di dover fare qualcosa per me stessa e anche per lui. Ho portato a casa i dipinti e ho creato una galleria online in sua memoria.” Da quel momento la donna ha adottato alcune strategie per ritrovare una certa regolarità: “Mi dimenticavo tutto, persino di non aver mangiato. Così ho messo alcuni cestini pieni di cracker, frutta e verdura in tutto il mio appartamento come stimolo. Ogni volta che prendevo un appuntamento lo segnavo su più di un calendario e ho trovato un lavoro che potessi fare part-time. Poi a gennaio del 2017 ho iniziato a scrivere Bad Widow e a condividere la mia storia.” Nel blog, Alison parla di tutto ciò che ha vissuto, e che ancora sta vivendo, dalla morte di David. Ilarità, dolore, confusione, voglia di rimettersi in gioco, ma soprattutto sostegno e condivisione. A dicembre del 2018, dopo un lungo periodo in cui si è dedicata a sé stessa e alla sua vita, ha conosciuto Wayne, il suo nuovo compagno.
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