Lo chiamano Baby Buddy o Nonno ICU, ma il suo nome è David Deutchman. Da 12 anni, ogni martedì e giovedì visita l’unità di terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Atlanta per accudire i bambini che i genitori non possono seguire. A settembre del 2017, una sua foto è stata pubblicata sulla pagina Facebook della struttura pediatrica Children’s Healthcare: è stata scattata dalla madre di un bambino che si chiama Logan. Il bimbo è nato di appena 25 settimane ed è rimasto ricoverato per 42 giorni: ogni notte la madre di Logan tornava a casa per stare con la figlia maggiore e ogni mattina, al suo ritorno, trovava Baby Buddy su una poltrona mentre coccolava il piccolo.
Non c’è modo per sapere quanti bambini abbia cullato Nonno ICU (che sta per “unità di terapia intensiva”), ma il tempo che ha dedicato loro ha portato grandi benefici: “Il conforto, il calore e l’affetto sono ancora più importanti per i bambini nati prematuri: sentirsi avvolti come nell’utero materno li aiuta a crescere più velocemente.” spiega un’infermiera durante l’intervista della CNN. Ma secondo l’ottantaduenne è lui a ricavarne i maggiori vantaggi: “I miei amici non capiscono pienamente che ricompensa ricevo ogni volta che tengo tra la braccia un bambino che sta lottando.”
“Alcuni nascono con delle problematiche difficili da affrontare sia per loro che per le loro famiglie, ma è bello quando finalmente li lasciano andare a casa.” ha detto alla CNN. Dopo che la sua foto ha raggiunto quasi 250 mila like, migliaia di genitori gli hanno scritto ricordando i tempi in cui si occupava anche dei loro bambini. Ha concluso la sua intervista riconoscendo l’importanza del volontariato: “Ne è valsa pena!”
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