Una nuova guerra globale, un terremoto negli Stati Uniti, ma anche le coltivazioni degli organi in laboratorio. Questo (e molto altro), sta per avvenire secondo la famosa mistica cieca
Il ritorno di Baba Vanga: puntuali come ad ogni inizio d’anno arrivano le predizioni della famosa veggente e indovina. Nota come la “Nostradamus dei Balcani”, il nome per esteso è Vangelija Pandeva Dimitrova, la chiaroveggente bulgara è scomparsa nel 1996 a 85 anni. Lasciando una sequela di profezie – come da tradizione indovina – per la maggior parte catastrofiche, se non apocalittiche.
L’anno che verrà, tra catastrofi e innovazioni
Secondo Baba Vanga, il 2025 sarà un anno di grandi contraddizioni: da un lato, guerre e disastri naturali; dall’altro, importanti scoperte scientifiche nel campo della medicina. Nel dettaglio, infatti, prevede una guerra devastante in Europa, un terremoto negli Stati Uniti, inondazioni e eruzioni vulcaniche. Inarrestabile sarà poi l’ascesa di Putin. Tali catastrofi saranno però compensate dai grandi passi in avanti della medicina. Organi coltivati in laboratorio rivoluzioneranno i trapianti e si faranno progressi nel trattamento del cancro.
Previsioni a lungo termine
Le visioni di Baba Vanga non si limitano al 2025, ma arrivano molto oltre. Nel 2028 l’uomo andrà su Venere alla ricerca di nuove fonti di energia. Nel 2033 si scioglieranno le calotte di ghiaccio, innalzando pericolosamente il livello dei mari. I paesi musulmani governeranno l’Europa nel 2043, mentre nel 2076 il comunismo si diffonderà nel mondo. A dimostrazione del fatto che non siamo soli nell’universo, nel 2130 entreremo in contatto con gli alieni, con buona pace dei racconti di fantascienza.
Chi era Baba Vanga
Baba Vanga è nata a Strumica, quando la Macedonia del Nord, faceva ancora parte dell’Impero Ottomano. A 12 anni perde la vista a causa di un terribile uragano, e viene portata in una scuola per ciechi dove impara a leggere il Braille e a suonare il pianoforte. Nel 1927 inizia la sua attività di chiaroveggente e mistica. I suoi fedeli la cercano per le capacità di guarire e di predire il futuro. Molti si rivolgono a lei per cercare parenti scomparsi o morti. Tra questi lo zar bulgaro Boris III e Adolf Hitler. Dopo la Seconda guerra mondiale, politici e leader, tra cui il premier sovietico Leonid Brezhnev, le si rivolgono per un consiglio.
Quando le profezie diventano un gioco di interpretazione
La figura di Baba Vanga è controversa, come è logico. Pare che alcuni fatti da lei predetti si siano verificati. Tra questi, la morte di lady D, gli attacchi dell’11 settembre e il momento esatto della sua morte (11 agosto 1996). Inutile dire che queste conclusioni si basano su racconti di seconda mano, impossibili da verificare scientificamente. Inoltre, è possibile interpretare un evento basandosi su visioni di per sé vaghe, che possono per questo essere considerate preveggenze. Altre predizioni per il 2024 (come una tempesta solare sulla Terra e l’esplosione di una centrale nucleare) non si sono evidentemente realizzate.
Mente aperta e piedi a terra
Diversi ricercatori hanno studiato il fenomeno di Vanga nel tentativo di stabilire se avesse delle capacità straordinarie. Uno dei primi studi fu avviato dal governo bulgaro ed è descritto nel documentario “Fenomen” (1977). In ottemperanza alle ultime volontà e al testamento di Baba Vanga, la sua casa a Petrich è stata trasformata in un museo, aperto ai visitatori il 5 maggio 2008. Comunque la si pensi sulla sua figura di mistica e veggente, può essere utile ragionare tenendo bene in conto una raccomandazione di Piero Angela, sempre valida per tutti: “Bisogna avere sempre una mente aperta, sì, ma non così aperta che il cervello caschi per terra.”
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