Il Paese invecchia mentre la popolazione più giovane diminuisce. Da qui la nuova decisione: le famiglie potranno mettere al mondo fino a tre bambini.
E così, in cina, è caduto anche l’ultimo tabù, ovvero quello della limitazione delle nascite. Il Politburo del Partito comunista, con a capo il presidente Xi Jinping, ha sancito infatti che le coppie cinesi ora possono avere anche tre figli. Una decisione che segue quella storica del 2016, quando si decise che la “politica del figlio unico”, che per decenni aveva regolamentato la natalità del popolo cinese, doveva essere superata. Un provvedimento che avrebbe dovuto produrre al Paese un enorme balzo in avanti in termini di natalità, ma che si è tradotto in un flop. I dati dell’ultimo censimento, infatti, dimostrano che nel 2020 la crescita annuale della popolazione cinese è stata dello 0,53%, di 4 punti inferiore a quella del decennio precedente (0,57%). I nati nel 2020 sono stati 12 milioni, il 20% meno del 2019 (14,6 milioni). La causa principale della denatalità nel Paese orientale è il costo della vita, la difficoltà per le donne di trovare un lavoro adeguato e la mancanza di aiuti alle famiglie.
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