Lo spazio UAU ospita pazienti con lo spettro dell’autismo di età compresa tra i 6 e i 15 anni. «I contesti di vita e il territorio rimangono sempre i principali veicoli di apprendimento e di formazione» spiega Valentina Ciulla, psicoterapeuta
Si chiama UAU il nuovo spazio inaugurato a Modena, nei locali di Villa Igea. Il centro polifunzionale, accreditato e integrato con la rete dei servizi dell’Azienda USL di Modena e dedicato a pazienti di età compresa tra i 6 e i 15 anni con lo spettro dell’autismo, ricrea gli ambienti di vita quotidiana su una superficie di 430 metri quadrati. Lo spazio è composto da 7 stanze e conta sul contributo di 21 professionisti specializzati.
Lo spazio UAU dedicato a giovani con autismo
Dalla cucina, al bagno con doccia, dalla scrivania per disegnare alla camera da letto: sono tra gli ambienti di una abitazione ricreati nel nuovo Spazio UAU. E sono stati ideati e realizzati per aiutare i bambini e ragazzi con autismo a sviluppare e allenare le loro autonomie in contesti di vita quotidiana. Qui è al lavoro un’equipe composta da un medico, tre psicologhe, dieci tecnici della riabilitazione psichiatrica. E ancora da quattro terapisti occupazionali, un logopedista, un pedagogista e un terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva. L’obiettivo è quello di costruire un percorso di trattamento individualizzato per ogni paziente. Da inizio settembre sono in trattamento 45 bambini su segnalazione dei servizi di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza dell’AUSL di Modena con cui questo percorso di trattamento è integrato.
Modalità, spazi e obiettivi di trattamento
La suddivisione degli spazi e la loro personalizzazione con colori e simboli di identificazione aiutano il bambino a sapere con precisione ciò che si aspetta da lui in ogni luogo e in ogni momento. Hanno a disposizione una “palestra di vita” per familiarizzare con abilità che potranno poi utilizzate nei contesti di vita personali e migliorare comportamenti socialmente significativi.
Il percorso terapeutico si articola in quattro macroaree di intervento: comunicazione, competenze adattive, autonomia, abilità sociali; è sempre condiviso con la referente clinica della Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA) del territorio, la famiglia e la scuola, con l’obiettivo di dare continuità all’intervento negli ambienti di vita dei minori.
Neri: «Orgogliosi del nostro percorso»
«Il nostro Percorso di Trattamento Socio-Sanitario per i minori tra i 6 e i 15 anni con disturbo dello spettro dell’autismo compie 10 anni – sottolinea Giovanni Neri, Direttore Sanitario dell’Ospedale privato accreditato Villa Igea – Nasce nel novembre 2014 come progetto pilota sperimentale, con 38 casi in trattamento e con la supervisione scientifico-clinica del Servizio di Neuropsichiatria Infantile dell’AUSL di Modena. Oggi nel nostro percorso afferiscono 170 bambini in trattamento attivo. Sono particolarmente orgoglioso di celebrare questa ricorrenza mettendo a disposizione dei bambini un servizio all’avanguardia come lo Spazio UAU».
Ciulla «I punti di forza del progetto»
«Lo Spazio UAU si caratterizza per due punti di forza, entrambi innovativi: da una parte il modello organizzativo di trattamento rivolto a bambini e ragazzi è basato sulle competenze e sulle funzioni; dall’altro la struttura è stata creata ad hoc, con caratteristiche che ci permettono il lavoro sulle autonomie, dando risalto al percorso individualizzato sulla persona – spiega Valentina Ciulla, psicoterapeuta, Responsabile clinico Autismo dell’Ospedale Villa Igea – Una parte integrante e che occupa grande spazio nel nostro progetto sono gli ambienti di vita del minore che rappresentano, alla stessa stregua delle abilità e dei deficit, un focus di eguale importanza nell’intervento. I contesti di vita e il territorio rimangono sempre i principali veicoli di apprendimento e di formazione».
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