L’ottimismo è una disciplina che non prevede bugie consolatorie: Lidia Ravera risponde ai lettori nella sua ultima rubrica.
Lidia Ravera
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Nella sua ultima rubrica Lidia Ravera pubblica le parole della signora Anna, una prova di resilienza e resistenza contro gli sconvolgimenti del virus.
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Fra i propositi per il nuovo anno mettiamo al primo posto un diverso progetto di società. Più a misura d’uomo e che non lasci indietro nessuno.
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Quest’anno è stata dura mantenere quel minimo di buon umore che ci permette di vivere. Ce l’abbiamo fatta? Facciamo un bilancio.
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Ameremo sempre i nostri figli, come il primo giorno in cui sono nati. Ma una volta cresciuti la loro felicità, benessere, allegria e salute non dipendono più da noi.
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Una lunga lettera sul senso dell’amore durante l’ultimo lockdown. A scriverla, un lettore. Perché «il “Terzo Tempo” è il più adatto a esercitarsi nell’arte dell’amore».
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Questo autunno 2020 è crisi e incertezza. Tuttavia siamo qui. Ai nastri di partenza, in attesa di iniziare una corsa che non sappiamo dove ci porterà.
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Il Coronavirus ci ha messo paura. Ha fatto temere che l’equilibrio di senior attivi e reattivi potesse saltare da un momento all’altro. Ma il peggio sembra passato.
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Il rapporto di coppia ai tempi della quarantena: due di loro sono uscite dal lungo periodo di reclusione con esiti diametralmente opposti.
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Due mesi fa, quando infuriava il peggio della pandemia, ho invitato le sei autrici dei romanzi rosa per over sessanta riuniti nella collana “Terzo Tempo” (Giunti editore) a scrivere ciascuna un racconto.…