Mario Possenti, segretario generale della Federazione Alzheimer Italia, scrive alla premier: “Trasformare le indicazioni del G7 Salute in un impegno concreto per 1.480.000 persone con demenza. L’inclusione diventi parte della cura”.
Chiara Ludovisi
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Primo pianoAssistenzaFamiglia e societàPrendersi cura
Le badanti invecchiano. E non c’è ricambio generazionale
Il 4° Rapporto di Assindatcolf ha messo in luce la crisi del lavoro domestico: 145.000 occupati in meno tra il 2021 e il 2023, sempre più donne lasciano il lavoro per dedicarsi all’assistenza familiare.
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“Invecchiamento sano e attivo attraverso la prevenzione e l’innovazione lungo tutto l’arco della vita”: è questo il titolo del secondo capitolo del documento finale del G7 Salute, che si è chiuso nelle scorse settimane ad Ancona.
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Famiglia e societàAssistenzaPrendersi curaRapporti tra generazioni
A ‘Spazio nonni’ per parlare di autismo: “Vogliamo capire come comportarci con i nostri nipoti”
È ripartito a ottobre lo spazio che Fondazione Paideia dedica ai nonni di bambini e bambine con disabilità. Lo “Spazio Nonni” prevede una serie di appuntamenti per riflettere e confrontarsi.
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Alcune associazioni di pazienti con Alzheimer hanno lanciato un appello ai ministri della salute del G7, riuniti ad Ancona: “Agire al più presto per una risposta globale sostenibile”
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Sono sette le proposte concrete di Uneba per rendere più efficace ed efficiente il sistema dell’assistenza alla persona anziana. Un documento inviato a Governo, Parlamento e Regioni.
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Primo pianoMalattia di AlzheimerSalute
Centri diurni per anziani, si va verso un piano straordinario: la richiesta al Governo
Un Piano straordinario per i centri diurni per anziani e più chiarezza sulle rette per le persone con Alzheimer: sono le due richieste che nei giorni scorsi Uneba ha rivolto a governo e Regioni
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Il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza ha pubblicato una guida sulla riforma, tema attuale e che interessa quasi 15 milioni di persone in Italia.
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Fondamentale è investire su una longevità “attiva”, attraverso prevenzione e intergenerazionalità. È quanto emerso nell’ultima edizione di “Agevity 2024”, che si è da poco chiusa a Milano
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«Quando mi sono iscritta all’università la prima volta, non studiavo da più di 5 anni: non è stato facile. Non è questione di età, ma di esercizio e soprattutto, come dicevo, di metodo: una volta riconquistato quello, si apprende con maggiore facilità rispetto a quando si è giovani, anche grazie alla migliore dialettica che si ha da adulti»