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Secondo i principi generali che regolano i regimi fiscali agevolati, spetta al contribuente dimostrare l’avvenuta unificazione delle due abitazioni.

Cosa possono portare in detrazione i contribuenti soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche in Italia residenti o meno nel nostro Paese?

Spetta al genitore che sostiene le spese per i propri figli, anche se non fruisce delle detrazioni per “carichi di famiglia” che risultano attribuite interamente all’altro genitore.

Sono esonerati dal canone TV gli ultrasettantacinquenni con reddito non superiore a determinate soglie, i diplomatici e militari stranieri e coloro che non detengono un apparecchio televisivo.

L’Assegno di Inclusione è riconosciuto ai nuclei che, una volta inviata la richiesta e sottoscritto il Patto di Attivazione Digitale, superano i controlli normativi.

In genere, le pensioni erogate a fronte di una precedente attività da lavoro dipendente, fatte alcune eccezioni, sono tassati solo nello Stato di residenza del contribuente.

I residenti all’estero assolvono le imposte solo sui redditi “prodotti” in Italia salvo le previsioni delle convenzioni nazionali contro le doppie imposizioni.

Oltre alla mensa, fra le spese detraibili rientrano, in quanto connesse alla frequenza scolastica, anche i contributi volontari e le erogazioni liberali.

L’agevolazione Irpef spetta anche se le comunicazioni di inizio lavori e/o le abilitazioni comunali, sono intestate al proprietario dell’immobile e non al familiare che usufruisce della detrazione.

Un familiare può usufruire della detrazione delle spese di ristrutturazione anche se non convive? Vediamo come.