La Fondazione Migrantes, organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana, ha diffuso la XIV edizione del Rapporto Italiani nel Mondo 2019, contenente – fra gli altri – anche i dati sugli italiani iscritti all’Aire, l’Anagrafe Italiana Residenti all’Estero, una vera e propria fotografia su come si sono evoluti i flussi migratori del nostro Paese.
Al 1°gennaio 2019, i cittadini italiani residenti all’estero risultavano essere l’8,8% della popolazione totale, ovvero – in termini assoluti – 5.288.281 di individui. Ma nel rapporto si legge anche che, dal 2006 al 2019, la mobilità italiana è cresciuta del 70,2% passando, in valore assoluto, da poco più di 3,1 milioni a circa 5,3 milioni.
Allo stato attuale, quasi la metà (48,9%) dei residenti italiani all’estero proviene dal Sud Italia; il 35,5% dal Nord Italia (il 18,0% dal Nord-Ovest e il 17,5% dal Nord-Est) e il 15,6% dal Centro.
Quanto al genere, circa la metà (48,1%) sono di sesso femminile (2.544.260). La classe di età più rappresentata è quella di chi ha tra i 35 e i 49 anni (1.236.654, in pratica il 23,4% del totale). A seguire chi ha tra i 18 e i 34 anni (1.178.717, ovvero il 22,3%), gli over 65 (1.068.784, ovvero il 20,3%) e chi ha tra i 50 e i 60 anni (1.009.659; corrispondente al 19,1%). I minori sono il 15% (794.467).
Da gennaio a dicembre 2018 si sono iscritti all’Aire 242.353 italiani, di cui il 53,1% (pari a 128.583 individui) per motivi di espatrio. L’attuale mobilità italiana continua a interessare prevalentemente i giovani (18-34 anni, il 40,6%) e i giovani adulti (35-49 anni, ovvero il 24,3%).
Riguardo alle destinazioni di tali flussi, più del 92% dei nostri concittadini emigra in Europa (71,2%) o in America (il 21,5%, di cui il 14,2% in America Latina). Hanno ben 195 destinazioni in tutti i continenti. Il Regno Unito è la prima meta prescelta nell’ultimo anno (+11,1% rispetto all’anno precedente con circa 20.000 nuove iscrizioni). Al secondo posto la Germania, con 18.385 trasferimenti (-8,1% rispetto all’anno precedente). A seguire la Francia (14.016), il Brasile (11.663), la Svizzera (10.265) e la Spagna (7.529).
© Riproduzione riservata