Sempre più diffuso fra gli utenti del web è il fenomeno definito come doomscrolling, ovvero la dipendenza dalla cattive notizie. In tanti scorrono le pagine di social media o di siti per cercarle
Il neologismo inglese, da “scrolling” o scorrimento e “dooms” o eventi avversi, è entrato nell’Oxford Dictionary nel 2020, perché l’abitudine si è estesa sempre più massivamente durante e dopo la pandemia, anche se il fenomeno era già noto e diffuso fra persone con problemi di ansia e depressione.
Da dove deriva questa abitudine
A livello psicologico, la tendenza a immergersi in notizie negative può essere in parte spiegata con la propensione del cervello umano a dare maggiore attenzione agli input negativi. Si tratta di un meccanismo evolutivo, che un tempo aiutava gli essere umani a sopravvivere identificando potenziali pericoli.
L’impatto sulla mente
E l’era digitale rende continuamente accessibili notizie di ogni genere e da ogni parte del mondo, l’esposizione continua a contenuti a carattere negativo può accrescere l’ansia, lo stress e alimentare uno stato depressivo. L’afflusso di negatività, che si tratti di resoconti di disastri naturali, guerre, episodi di cronaca nera, può modificare la percezione della realtà e alimentare paure e senso di impotenza.
Come gestire la dipendenza dalle cattive notizie
Gestire la ricerca di news prima che diventi compulsiva comporta uno sforzo di autodisciplina. Una strategia efficace è quella di limitare il tempo trascorso sui social in genere, e magari dedicare specifici orari della giornata alla propria informazione, in modo da controllare meglio l’esposizione e soprattutto non diventare passivi di fronte ai contenuti.
È importante fare attenzione a ciò che si ricerca e si legge, cercando di bilanciare le notizie negative con quelle positive, che possano ispirare, migliorare l’umore e non farci sentire sopraffatti di fronte agli eventi che accadono.
Capire da quali fonti provengano le notizie che leggiamo, poi, ci aiuta anche a fare una selezione, evitando i post e gli articoli sensazionalistici e spesso fuorvianti, creati appositamente per ottenere più “click”.
Dedicarsi ad altro
Per contrastare gli effetti del doomscrolling può essere utile dedicarsi ad altre attività che portino gioia e relax nella giornata, come trascorrere del tempo all’aria aperta, coltivare un hobby, scrivere un diario, fare esercizio fisico, cucinare, utilizzare tecniche di meditazione.
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