Quattro senior su cinque ritengono di avere una vita attiva, non solo per il coinvolgimento nella vita familiare, ma anche per gli interessi culturali e le attività sociali come il volontariato. A dirlo è una recente indagine di Osservatorio Senior in collaborazione con AstraRicerche.
È quanto emerge dal sondaggio realizzato nei primi mesi di quest’anno da Osservatorio Senior e AstraRicerche, riassunto nel report “Le nuove sfide dei senior”. Lo studio ha coinvolto mille persone di età compresa fra i 60 e i 75 anni, con domande sull’invecchiamento attivo, i rapporti intergenerazionali, la silver economy e lo sviluppo sostenibile, con l’obiettivo di capire cosa pensino i senior di queste sfide del presente e del futuro.
Invecchiamento attivo
La visione degli over 60 come soggetti passivi, fragili e senza prospettive, è stata di gran lunga superata da quella più attuale che vede i senior protagonisti della propria vita, in condizioni di salute sempre migliori, e una prospettiva di vita in crescita. Per il 97% degli intervistati è molto importante restare al lavoro, occuparsi degli altri, che sia in famiglia o con attività sociali, fare attività fisica, e l’81,1% del campione dichiara di condurre già una quotidianità attiva.
In particolare, le donne più degli uomini (3-9 punti percentuali di differenza ad ogni domanda) trovano molto importante essere attivi per migliorare la qualità della vita, e riconoscono che l’attuale generazione di senior è molto più dinamica della precedente. Dal report di Osservatorio Senior e AstraRicerche, inoltre, emerge che le persone con titolo di studio più elevato attribuiscono molta importanza alla vita attiva nel 79% dei casi, contro il 63% dei soggetti con titolo di studio più basso.
Le attività preferite
Fra le attività preferite, rientrano la lettura di libri, giornali, la fruizione di media, seguite dall’aiuto domestico, dalla cura in famiglia, in particolare dei nipoti, fino allo sport, al giardinaggio, al bricolage, al turismo e alle attività culturali.
Il 37% degli intervistati dichiara di avere un rapporto continuativo con i nipoti, mentre il 68,3% impiega il suo tempo nella cura di altri familiari, magari non autosufficienti. L’attività di cura riguarda in particolare le donne che a sessant’anni non di rado accudiscono nipotini piccoli e genitori over 80 o 90.
La lettura di libri e giornali e l’interesse per i media in generale è al primo posto per il 71,4% degli intervistati, soprattutto donne. Il 43,6% dichiara inoltre di frequentare mostre, musei, cinema, teatro e di fruire di attività musicali.
Sport, turismo e viaggi sono più praticati fra le persone con maggiori possibilità economiche, mentre bricolage e giardinaggio anche dai soggetti con redditi più bassi.
Il lavoro nell’indagine di Osservatorio Senior e AstraRicerche
Un over 60 su quattro si dedica a un lavoro remunerato, ma in misura decrescente al crescere dell’età: dal 40% degli over 65 si passa al 10% dei 70-75enni. L’occupazione fra i senior è più diffusa fra le classi sociali alte, e riguarda impieghi che possono essere svolti anche in età più avanzata. Il 26,7% dei senior si dedica invece al volontariato.
La vita sociale
Più del 70% dei senior fa vita sociale, ma con differenze importanti se si considera la frequentazione di amici e familiari, o di organizzazioni lavorative e associative. Più del 70% degli over 60 frequenta familiari non conviventi almeno una volta alla settimana, il 24,2% ogni giorno. La vita sociale con familiari cresce dopo i 70 anni e fra le classi sociali più alte. Anche gli incontri con gli amici sono assidui, ma un po’ meno che con i familiari: il 29,1% li frequenta ogni settimana.
I rapporti sociali in ambiti organizzati sono molto meno comuni, e il 45,6% degli intervistati dichiara di non avere mai o quasi mai contatti con gruppi o associazioni. Essere single, avere un titolo di studio basso e una bassa classe sociale accentua questo dato.
Rapporti intergenerazionali
Fra l’82,8% dei soggetti del campione, è altissima la convinzione che i rapporti intergenerazionali siano un elemento di ricchezza in tutti gli ambiti, dalla cura alla trasmissione di competenze. I senior sono consapevoli delle proprie responsabilità affinché questo dialogo funzioni e sia di supporto alle nuove generazioni.
Silver economy e sviluppo sostenibile
I senior sono ormai consapevoli di quanto le proprie scelte da consumatori possano influenzare l’economia, e favorire lo sviluppo sostenibile. Tre persone su quattro, il 74,6%, ritengono che gli over 60 contribuiscano in modo rilevante al sistema economico con gli acquisti e le spese, e che le scelte possano influenzare anche i decisori politici. La salute è indicata dalla maggioranza come un fattore chiave per identificare il benessere equo e sostenibile, e come indicatore delle scelte di acquisto nel campo dei prodotti alimentari e di consumo, ma anche nella scelta dei mezzi di trasporto.
In generale, i 60-75enni risultano attenti all’impatto dei propri consumi sull’ambiente e sulla salute, con un’elevata differenza in termini di attenzione fra classi sociali più alte e più basse, meno sensibili a questi aspetti.
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