Il caro-casa in Europa e in Italia, con l’aumento dei prezzi e dei tassi di interesse, sta rendendo difficile l’acquisto di un’abitazione. Le aste giudiziarie si presentano come un’alternativa per risparmiare fino al 25%.
L’aumento dei prezzi delle case negli ultimi anni sta rendendo sempre più difficile per molti cittadini europei, e italiani in particolare, realizzare il sogno della casa di proprietà. Dal 2015, i prezzi delle abitazioni in Europa sono aumentati del 50%, una crescita vertiginosa che ha portato a un calo delle vendite. L’impennata dei tassi di interesse, voluta dalle banche centrali per contrastare l’inflazione, ha ulteriormente aggravato la situazione, spingendo molti a optare per l’affitto piuttosto che per l’acquisto. Secondo un’indagine del Financial Times, ben il 50% dei cittadini dei paesi OCSE si dichiara insoddisfatto della disponibilità di alloggi a prezzi accessibili.
La situazione nel nostro paese
Purtroppo il quadro non ottimistico. Il prezzo medio al metro quadro di una casa supera i 1800 euro, con un aumento del 2,2% solo nell’ultimo anno. Nelle grandi città come Milano e Firenze, i costi possono essere addirittura triplicati, rendendo l’acquisto un obiettivo irraggiungibile per molti, soprattutto giovani. Anche l’affitto non rappresenta una soluzione facile: a fine 2023, il costo medio al metro quadro in Italia si aggirava intorno ai 12,7 euro, con picchi nelle grandi città. Un’indagine condotta da Espresso Communication per conto di APEP (Associazione Professionale per le Esecuzioni della Provincia di Padova) evidenzia questa drammatica realtà.
“Perché in casa mia non ci sono appesi miei dipinti? Perché non posso permettermeli”, affermava Pablo Picasso. Un’ironica constatazione che risuona veritiera oggi più che mai, descrivendo la difficoltà economica di molti nell’accedere alla proprietà di un immobile.
Le aste giudiziarie
Ma esiste una possibile soluzione, ancora poco conosciuta: le aste giudiziarie. Secondo Bruno Saglietti, notaio e presidente di APEP, “nel contesto attuale le aste giudiziarie stanno diventando una soluzione sempre più rilevante per i cittadini”. Saglietti sottolinea come questo strumento permetta un risparmio fino al 25% sul valore di mercato dell’immobile. “I prezzi elevati – aggiunge – non facilitano i giovani che devono trasferirsi per motivi di studio o lavoro, costringendoli a ricorrere all’affitto, un sistema che non può essere considerato un vero investimento”. I dati raccolti dal centro studi dell’APEPA mostrano un aumento della partecipazione di privati alle aste giudiziarie nel primo semestre del 2024, con un 82% di persone fisiche, rispetto al 76% del 2023. Gli appartamenti rappresentano la tipologia di immobile più presente nelle aste.
Una soluzione a portata di tutti
“Con l’attuale andamento del mercato immobiliare e i tassi d’interesse ancora elevati, è probabile che sempre più persone si rivolgeranno alle aste giudiziarie come una soluzione concreta per acquistare casa a prezzi più vantaggiosi – ha concluso Saglietti -. In futuro, se questo sistema dovesse essere maggiormente supportato da politiche pubbliche e ancora più diffuso a livello informativo, potrebbe diventare uno dei principali strumenti per chi cerca d’acquistare casa in un contesto economico difficile”.
L’accesso alla casa, dunque, sembra dipendere sempre più dalla conoscenza e dalla capacità di sfruttare strumenti alternativi come le aste giudiziarie, in un mercato immobiliare che appare sempre più complesso e inaccessibile per molti.
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