Un aiuto concreto per supportare gli anziani, le persone non autosufficienti e le loro famiglie nella ricerca di cura e di assistenza.
A Rimini, anche quest’anno, si rinnova il progetto “Assistente in famiglia”. Un progetto promosso e finanziato dal Distretto socio-sanitario e gestito dalla Cooperativa sociale Madonna della carità, insieme ai Servizi sociali territoriali. Lo sportello offre un percorso di affiancamento al nucleo familiare per le fasi di ricerca e selezione di una figura professionale che possa provvedere alle cure domiciliari della persona fragile. Poi, una volta individuata, prevede anche un sostegno all’inserimento nel contesto abitativo.
I servizi
“Assistente in famiglia” mette quindi in contatto domanda e offerta di lavoro nel settore della cura alla persona. L’intento è quello di costruire relazioni positive tra famiglia, assistito e assistente domiciliare. Lavora in connessione con i servizi per gli anziani, prevedendo anche un servizio di consulenza per l’attivazione di un contratto di lavoro domestico e offrendo supporto nelle procedure di avviamento e interruzione del rapporto lavorativo.
I risultati nel tempo
Lo scorso anno sono state 591 le famiglie che si sono rivolte allo sportello. Un dato che è cresciuto del 16% da quando il progetto è stato sperimentato, per la prima volta, nel 2009. Allora gli accessi erano stati 121. Le richieste trattate, espresse da membri della famiglia o da assistenti familiari, sono state oltre 3.700. Tra i servizi erogati il più richiesto è stato quello della verifica della situazione familiare, attraverso una serie di colloqui per facilitare l’inserimento dell’assistente domiciliare nel contesto.
Nel 2022 gli assistenti familiari che si sono iscritti al servizio sono stati 193, ma le richieste totali di consulenza e orientamento rispetto alla ricerca di un impiego nel settore sono state 593.
“Si tratta di un servizio molto utile”, ha dichiarato Kristian Gianfreda, assessore alle Politiche per la salute del Comune di Rimini. “Attraverso questo indichiamo alle famiglie interessate il personale qualificato disponibile a livello distrettuale, valutando le figure più adatte al singolo contesto, in base alle peculiari esigenze della persona da seguire. D’altronde, una delle nostre principali missioni è far si che le politiche di assistenza siano sempre più rispondenti alle necessità della cittadinanza.”
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