L’Inps traccia un primo bilancio della nuova misura a sostegno delle famiglie. Oggi il rinnovo dell’assegno è automatico, ma per ottenere l’importo pieno l’ISEE va presentato entro il 30 giugno
In un anno sono stati distribuiti 16,5 miliardi di euro a più di 6 milioni di nuclei familiari in tutta Italia. Sono questi i dati che emergono dal convegno che l’Inps ha organizzato per tracciare un primo bilancio della nuova misura a sostegno delle famiglie.
«L’AUU è la misura di welfare più inclusiva e capillare esistente – ha detto il direttore generale dell’Inps, Vincenzo Caridi, all’apertura dell’evento -, abbiamo voluto investire sull’innovazione partendo dalla costruzione di una domanda semplice. Oggi il rinnovo dell’assegno unico è automatico, senza più bisogno di presentare la domanda da parte dell’utente».
In effetti, l’Assegno Unico e Universale (AUU), introdotto a decorrere dal 1° marzo 2022 con il D.lgs 230 del 21 dicembre 2021, è oggi la principale misura di sostegno dei nuclei familiari con figli a carico. L’assegno è ‘unico’, in quanto finalizzato alla semplificazione e al potenziamento degli interventi per sostenere la genitorialità e la natalità, e ‘universale’, in quanto garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia massima di 43.240 euro per l’anno 2023.
L’assegno viene pagato al richiedente direttamente dall’Inps per ogni figlio a carico minorenne e, al ricorrere di determinate condizioni, fino al compimento del 21° anno. Non ci sono limiti di età in caso di figli disabili. L’importo spettante è determinato in base alla condizione economica del nucleo familiare e varia in ragione del valore ISEE.
Dal 1° marzo 2023 coloro che hanno già presentato una domanda di Assegno Unico e Universale, accolta e in corso di validità, continuano a ricevere la prestazione senza dover presentare una nuova richiesta. Resta, tuttavia, obbligatorio il rinnovo dell’ISEE entro il 30 giugno per ottenere l’importo completo. Rimane anche l’obbligo di comunicare eventuali variazioni delle informazioni precedentemente trasmesse all’Inps, come la nascita di figli, la variazione dello stato civile, la modifica dell’Iban o la perdita di determinati requisiti che comportano la decadenza del diritto.
La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto un aumento significativo degli importi dell’assegno. In particolare, dal 1° gennaio 2023, è stato previsto un incremento del 50% per ciascun figlio di età inferiore a un anno e per ciascun figlio fino ai tre anni se appartenente a nuclei familiari con tre o più figli e con ISEE non superiore a 40.000 euro. Incrementata del 50% anche la maggiorazione forfettaria per i nuclei familiari con quattro o più figli, che passa da 100 a 150 euro. Vanno inoltre a regime alcune disposizioni, come la maggiorazione di 120 euro al mese, rivolte ai nuclei familiari con figli disabili, introdotte in via transitoria dal D.L. 73/2022 limitatamente all’anno 2022.
«L’Assegno Unico è una misura di grande importanza sociale, che aggiunge il valore di essere veramente universale, arriva cioè a tutti i figli. Il bilancio è molto positivo, in un anno abbiamo raggiunto oltre 9,6 milioni di ragazzi, con un assegno medio mensile di 168 euro». Con queste parole il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha chiuso il convegno dedicato all’AUU, aggiungendo: «Una misura che ha come obiettivo l’incentivo alla natalità. E un ulteriore passo in avanti è stato fatto dal Governo che, in Legge di Bilancio, ha deciso giustamente di rafforzare l’intervento per le famiglie numerose e per i disabili».
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