L’Inps illustra le novità introdotte dal decreto legge “Semplificazioni”. L’assegno unico viene riconosciuto anche agli orfani maggiorenni disabili gravi e titolari di pensione ai superstiti del genitore deceduto.
Il decreto legge “Semplificazioni” ( D.L. n. 73 del 2022, convertito in L. n. 122 del 2022) ha aumentato per l’anno 2022 gli importi dell’ assegno unico universale destinato alle famiglie con figli disabili maggiorenni. Il decreto n. 73 ha anche ampliato la platea dei beneficiari della misura introdotta dal decreto legislativo n. 230 del 2021, includendo gli orfani che si trovano in particolari condizioni.
Un provvedimento dell’Inps illustra le novità e riepiloga gli importi, indicando anche quando saranno ricevuti i conguagli spettanti. Le novità in vigore interessano quasi 300mila famiglie: secondo gli ultimi dati diffusi dall’Osservatorio dell’Inps, sono stati 284.268 i nuclei con figli disabili a fare richiesta di assegno nel periodo marzo-luglio 2022.
I nuovi importi dell’assegno
Dunque, dal 1° marzo 2022 al 28 febbraio 2023 l’Inps riconosce a tutti i nuclei familiari con figli disabili, senza limiti di età, un importo di massimo 175 euro mensili per l’assegno unico universale (l’importo massimo è riconosciuto ai nuclei con ISEE fino a 15.000 euro, per poi ridursi gradualmente in funzione del crescere del valore).
In più, l’importo dell’assegno spettante per ogni figlio con disabilità fino al compimento dei 21 anni è maggiorato da un minimo di 85 fino ad un massimo di 105 euro in base alla condizione di disabilità come definita ai fini ISEE (disabilità media, grave, non autosufficiente). Anche in questo caso, la maggiorazione è equiparata a quella spettante ai nuclei con figli disabili minorenni.
Aumenta poi la cosiddetta “maggiorazione transitoria” mensile riconosciuta dal d. lgs. n. 230/2021 per le prime tre annualità al fine di consentire una graduale transizione alle nuove misure e rispettare il criterio di progressività. La maggiorazione arriva a 120 euro mensili per il 2022 per i nuclei familiari con almeno un figlio a carico con disabilità e con un ISEE non superiore a 25.000 euro (a condizione dell’effettiva percezione nel 2021 dei vecchi ANF, assegni al nucleo familiare).
Attenzione, però, perché gli assegni saranno più pesanti solo per un periodo limitato di tempo: la distinzione tra figli disabili minorenni, figli disabili di età compresa tra 18-20 anni e figli disabili di età pari o superiore a 21 anni tornerà ad applicarsi a partire dal 1° marzo 2023.
Quando saranno pagati gli importi aggiornati
Visto che le nuove norme hanno efficacia retroattiva, le famiglie interessate riceveranno le differenze spettanti dall’assegno di marzo scorso sotto forma di conguaglio per le domande presentate entro il 30 giugno 2022. Invece, per le domande presentate dal 1° luglio 2022, gli importi in pagamento sono già aggiornati.
Anche gli orfani fra i beneficiari dell’assegno unico
Il decreto Semplificazioni ha infine ampliato la platea dei beneficiari dell’assegno, includendo gli orfani maggiorenni. Ciò però in presenza si due condizioni: che siano già titolari di pensione ai superstiti del genitore deceduto e che siano disabili gravi ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della Legge n. 104/1992.
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