È il 25 febbraio 2010 quando, all’interno di un gruppo Facebook, la dottoressa Jennifer Allen parla per la prima volta di ASMR. Il termine è l’acronimo di Autonomous Sensory Meridian Response (risposta automatica del meridiano sensoriale, ndr) e indica una piacevole sensazione di formicolio che inizia dallo scalpo e può scendere fino alle spalle e alla parte superiore del torace. A suscitarla possono essere numerosi stimoli: pensieri, idee e anche input diretti ai cinque sensi come immagini, suoni e odori. Ma Allen si riferisce principalmente a stimoli uditivi: registrazioni di fruscii, ticchettii e bisbigli capaci di rilassare completamente l’ascoltatore. Una serie di suoni che impazzano da quasi dieci anni e che conoscono bene i milioni di spettatori dei video che spopolano su Youtube.
L’ASMR nel nostro cervello
Dopo la spiegazione della dottoressa su Facebook, l’ASMR comincia a diventare un interesse comune, tanto da essere inserito tra gli argomenti di discussione in conferenze e convegni. Nel 2015, infatti, questo fenomeno inizia ad essere studiato scientificamente, indagandone i benefici neuropsicologici. Si scopre così che i trigger (eventi attivatori) dell’ASMR sono vari, anche se i motivi per i quali questi stimoli attivino risposte sensoriali rimangono inspiegati. Pare, però, che ogni volta in cui veniamo a contatto con un input, questo generi un segnale che parte dalla corteccia cerebrale sensoriale e si diffonde lungo tutto il sistema nervoso autonomo fino alle aree periferiche come le dita delle mani. Un fenomeno molto simile alla pelle d’oca.
I benefici degli ASMR
A metà del 2018, però, una ricerca dell’Università di Sheffield ha confermato l’effettiva esistenza di una risposta dell’organismo ai video ASMR. Studiando due gruppi, uno che aveva visto un video ASMR e l’altro no, è emerso come l’esposizione ai filmati abbia come conseguenza una riduzione della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca. Effetti che inspiegabilmente non possono essere generalizzati. Alcune persone, ad esempio, sono indifferenti a questi stimoli, mentre altre provano persino fastidio. Nella maggior parte dei casi, però, gli appassionati del genere affermano di provare una sensazione di estremo relax e pace interiore. Sostengono persino di sentirsi più lucidi, più ottimisti e riposati dopo la visione dei filmati. Per questa ragione, in molti ne fanno ricorso per gestire la paura, la rabbia, l’insoddisfazione e l’ansia. Inoltre, i video ASMR sono spesso scelti anche da chi soffre di insonnia per agevolare la fase di addormentamento.
Morpheus ASMR, il senior di YouTube
Una serie di benefici che non conosce limiti di età, né per chi ascolta i video né per chi li produce. Thomas Clery, in arte Morpheus ASMR, infatti, è uno dei membri più anziani della community appassionata di questi audio “animati”. Il sessantenne americano fa il suo debutto su YouTube nel 2018 con un video in cui scarta uno spirografo, uno strumento per disegnare. Nel giro di sei mesi conquista 500mila follower e i suoi filmati raggiungono più di 10 milioni di visualizzazioni. I suoi ammiratori lo chiamano affettuosamente “nonno” e amano sentirlo raccontare, tra un sussurro e l’altro, delle sue giornate e dei suoi interessi. Così il signor Clery si appresta a mangiare fast food, consumare la colazione o accarezzare il proprio cane sempre davanti ad una telecamera e un microfono. Per festeggiare il raggiungimento dei suoi primi mille follower ha addirittura mangiato una torta in diretta, spegnendo le candeline. I suoi fan, però, lo hanno ammonito, ricordandogli di seguire un’alimentazione sana: “Siamo molto affezionati a te, Morpheus – ha scritto uno di loro -. Cerca di avere uno stile di vita sano per regalarci i tuoi video per tanti anni ancora!”.
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