L’arte sostenibile di Gianluca Patti arriva alla Cittadella degli Archivi del capoluogo lombardo
In uno spazio cruciale come la Cittadella degli Archivi di Milano, luogo di memoria storica cittadina, è stato inaugurato il murale “Respiro” realizzato dall’artista Gianluca Patti. Un intervento artistico che unendo arte e sostenibilità invita a riflettere su come migliorare la qualità della vita in città, trasformando lo spazio urbano in un manifesto di consapevolezza ambientale. L’artista lascia la sua impronta attraverso un’opera che non solo racconta la sua visione personale ma guarda anche a un futuro green con la scelta dell’artista di utilizzare vernici ecosostenibili, in grado di disgregare in modo naturale i principali agenti inquinanti presenti nell’aria.
Uno slancio verso il futuro
Ripensare gli spazi urbani all’insegna delle zone di verde è sempre stato un tema dibattuto e sentito, a partire dalla fine degli anni Venti fino ad arrivare a oggi. Soprattutto per una città come Milano, una delle metropoli maggiormente toccata dalle tematiche legate all’ inquinamento ma allo stesso tempo più sensibile al tema ambientale. L’intervento artistico sin dal titolo (“Respiro”) richiama la funzione vitale per eccellenza, e agisce come un invito a prendere coscienza della questione ambientale. La realizzazione dell’opera è coerente con il titolo. Infatti la tendenza a proiettarsi verso il futuro non si esaurisce qui, perché in ogni pennellata c’è una riflessione più profonda sulla responsabilità verso l’ambiente, su come scelte individuali e professionali contribuiscano a un futuro più “green”.
Colore e sostenibilità
Da qui passa la scelta di Patti di adoperare le vernici fotocatalitiche brevettate da REair, company di ricerca, sviluppo e produzione nel campo delle eco-tecnologie. Si tratta infatti di una nanotecnologia capace di disgregare in modo naturale i principali agenti inquinanti presenti nell’aria per un equivalente di cinque nuovi alberi piantumati. È per questo che oltre ad avere una funzione estetica e a fungere da catalizzatore per la consapevolezza ambientale nella comunità di Milano, “Respiro” contribuisce attivamente al disinquinamento in una delle aree più densamente popolate d’Italia, dimostrando come l’arte e l’ecosostenibilità possano coesistere e rinforzarsi virtuosamente a vicenda.
Un messaggio per i più giovani
Si tratta di un’opera personale e insieme universale: se da un lato l’utilizzo delle macchie di colori echeggiano le corse e i giochi nel parco, i profumi della primavera e i colori accesi e vividi dell’autunno lombardo; dall’altro lato, l’artista si rivolge alle nuove generazioni, raccontando loro di ciò che è stato e che potrebbe divenire. L’opera, una donazione da parte dello Studio Bastianelli&Calloni, diventa così un invito a fermarsi e a prendere coscienza dello stato dell’arte e allo stesso tempo a non smettere di guardare oltre il limite architettonico del muro, ad attraversarlo e andare in profondità, a non avere paura di sognare un futuro diverso.
Tanti tipi di muro
L’Autore di Respiro nasce nel 1977 a Monza, dove attualmente vive e lavora. La sua ricerca è incentrata sullo studio del colore e della materia quali strumenti di narrazione del vissuto personale e della dimensione temporale.“La mia generazione è cresciuta e si è confrontata con il «Muro di Berlino» e con ciò che ha significato per tutti noi. Mi guardo attorno e vedo la mia città ricca di murales e penso che in fondo siano tante storie che raccontano la vita di tutti noi. Ora tocca a me farlo! Lasciare la mia impronta in un luogo così importante come la Cittadella degli Archivi, un luogo magico che racconta la storia della città custodendo documenti che risalgono al 1800”, dichiara l’artista nel testo curatoriale scritto da Giorgia Ligasacchi ed Ester.
(Immagine in apertura: credit by @ComunediMilano)
© Riproduzione riservata