Immaginate una donna di 88 anni in una struttura residenziale.
È seduta nel salotto comune, accanto all’albero di Natale, e spera solo di poter rivedere suo figlio durante queste festività. «Uno dei miei due figli vive su un’isola greca da cinque anni», racconta. «Lì ha un albergo di cui ho ricevuto foto e video, ma vorrei tanto poterlo vedere dal vivo. Sarebbe una sorpresa bellissima perché non si aspetta di vedermi lì. L’unica cosa che desidero per Natale è volare fino a Paros e farmi trovare sulla porta dell’albergo».
Può sembrare la trama di un film natalizio e, invece, è solo uno dei tanti desideri raccolti dai “Nipoti di Babbo Natale”.
Si fanno chiamare così, infatti, i volontari dell’associazione “Un Sorriso In Più” di Como che si impegnano ad esaudire le richieste degli anziani che vivono in struttura.
L’idea è nata da Katerina Neumann, architetto e web designer della Repubblica Ceca, che già dall’anno scorso ha esportato il progetto in Italia. La radio nazionale del suo Paese, infatti, ha realizzato e promosso quest’iniziativa nel 2017, riscuotendo la partecipazione di centinaia di case di riposo ed esaudendo i desideri di quasi 14.000 anziani.
Un progetto semplice, ma così pieno di vita, che l’associazione comasca ha subito deciso di abbracciarlo con entusiasmo.
Per farne parte basta solo entrare sul sito dei “Nipoti di Babbo Natale”. Qui è possible trovare una lista di richieste che ogni giorno viene aggiornata.
C’è chi chiede un maglione blu o un panettone, chi desidererebbe tanto conoscere Al Bano, chi vorrebbe solo qualche libro giallo da leggere. Un’iniziativa che può richiedere un piccolo investimento economico in cambio di una grande gioia.
Ma c’è anche chi decide di fare qualcosa in più, come Ivana Palieri, partita da Cerignola per esaudire il desiderio della settantanovenne Maria Giacinta Fontana. «Mia nonna se ne era andata da poco quando ho visto l’annuncio sul sito e ho pensato che avrei potuto fare un regalo a un’altra nonna», ha raccontato in un’intervista a La Repubblica.
La signora Fontana, anche lei pugliese, aveva chiesto allo staff della residenza in cui vive di poter avere un piatto di orecchiette a regola d’arte: «Le facevo sempre quando c’era mio marito e mi piacciono moltissimo!». Così Ivana è partita insieme ad un’amica, percorrendo 825 km in macchina e portando con sé orecchiette e cartellate, un dolce tipico della Puglia.
Questo è uno dei 1.700 desideri esauditi dall’associazione già nei primi mesi di dicembre e inseriti nella lista dagli operatori delle residenze di tutta Italia. Un progetto che può sembrare banale, ma che combatte la solitudine che può colpire gli anziani in struttura residenziale, donando loro gioia e felicità.
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