Lara è stata “allenata” attraverso un sistema di Intelligenza artificiale con circa dieci miliardi di parole e 25 milioni di traduzioni reali eseguite da traduttori professionisti. L’aspetto più innovativo? Capisce il contesto in cui una frase viene pronunciata e come va tradotta.
La società italiana Translated ha lanciato una nuova piattaforma per le traduzioni automatiche con potenzialità mai raggiunte prima. Si chiama Lara, un traduttore che è stato “allenato” attraverso un sistema di Intelligenza artificiale con circa dieci miliardi di parole e 25 milioni di traduzioni reali eseguite da traduttori professionisti. Per raggiungere il più alto livello di affidabilità sono state raccolte anche traduzioni automatiche, poi riviste e perfezionate, ma anche errori e ragionamenti. Una mole di conoscenza che, unita alla comprensione del contesto, garantisce a Lara un alto livello di affidabilità.
La vera rivoluzione di Lara: capire il contesto
L’aspetto più innovativo di Lara è quello di spiegare e capire il contesto in cui una frase viene pronunciata e deve essere tradotta. Questo consente di evitare errori banali nei quali i traduttori automatici comuni cadono spesso, proprio per l’incapacità di contestualizzare i periodi.
Un’altra caratteristica che potrebbe rivelarsi utile è la possibilità di convertire in un’altra lingua interi documenti, senza la necessità di fare operazioni di “copia e incolla” del testo. Basterà infatti caricare i file sulla piattaforma, che supporta decine di formati diversi, per ottenerne la traduzione desiderata. Se non si ha modo di trascrivere, potrà anche essere attivata la traduzione automatica.
Un margine di errore migliorabile
Translated ha impiegato tre anni a realizzare un traduttore prototipo come Lara, che attualmente presenta un margine di errore del 2,5%. Il prossimo obiettivo, promette la società, è quello di arrivare all’1%, in pratica un errore ogni mille parole. Nel frattempo, l’azienda sta lavorando per affinare la tecnica delle traduzioni simultanee, in modo che Lara possa essere usata anche nelle videoconferenze, e promette di portare buoni risultati entro un anno.
Strumenti per l’audiovisivo
Insieme a Lara Translated ha lanciato altri due strumenti di traduzione simultanea per l’audiovisivo. Matesub serve ad automatizzare il processo di posizionamento dei sottotitoli e genera automaticamente le traduzioni in circa 200 lingue. Consente anche di intervenire sul testo prodotto, per eventuali correzioni e adattamenti. Matedub, invece, si occupa del doppiaggio, e lavora con quaranta lingue diverse su film e serie tv. In questo caso la voce originale dei protagonisti e dei loro doppiatori viene riprodotta automaticamente dall’Intelligenza artificiale, azzerando i costi di registrazione. Anche in questo caso, è possibile intervenire manualmente e perfezionare frasi ed espressioni.
Un problema per i lavoratori del settore?
Apparentemente strumenti di questo tipo potrebbero causare qualche problema all’occupazione nel settore del doppiaggio e dell’audiovisivo in generale. In realtà, agli attori e ai doppiatori verranno comunque corrisposti i diritti per la loro voce, ma non saranno più costretti a recarsi in studio di registrazione continuamente, con un notevole risparmio di tempo e costi.
La singolarità linguistica
Lara è stata testata da traduttori professionisti che l’hanno classificata come più accurata rispetto ai principali strumenti in uso per la traduzione automatica. Commette infatti meno errori e si avvicina alla cosiddetta singolarità linguistica, ossia il momento in cui i traduttori umani impiegheranno lo stesso tempo a revisionare una traduzione fornita da colleghi e una prodotta da Intelligenza artificiale.
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