Ha riscosso molto interesse il 21 aprile la presentazione del libro So-stare nei ricordi curato da Maria Rosa Marchi, docente e referente locale della LUA.
Nel testo il racconto dell’esperienza dell’omonimo corso di scrittura autobiografica riportato attraverso gli scritti di tutti i partecipanti.
L’iniziativa, introdotta da Claudio Magi, Presidente 50&Più Arezzo, e con la presenza di Maria Pia Nannini, insegnante impegnata nell’università dell’Età Libera, ha ricevuto un forte apprezzamento.
L’appuntamento è stato un “incontro”, nel senso letterale del termine. Un vero e proprio imbattersi e affrontare i ricordi scaturiti dalle storie condivise dai partecipanti. Racconti che si rivelano essere anche ricordi comuni di generazioni, poiché le parti musicali e le letture hanno visto l’interpretazione di tre giovani liceali Lavinia, Wanda e Matteo, alunni della prof. Marchi che per anni ha lavorato come insegnante di scuola dell’infanzia quando questa era un “modello” di riferimento nazionale ed internazionale.
Nel libro si sottolinea come il riportare alla luce i ricordi e il soffermarsi su di essi non sia un esercizio fine a stesso ma un modo per conoscersi meglio e arrivare a godere di un maggiore benessere. Infatti, scavare nel proprio io e leggere le proprie esperienze passate, guidati da un professionista, è un modo per conoscersi e talvolta per riuscire a pacificare i propri contrasti interni ed esterni.
Scrivere di sé, come passo successivo, impone una riflessione sui ricordi emersi e sulle azioni compiute nella vita. È un prendersi cura di sé, dando valore e consapevolezza nuova al passato, al presente e al futuro.
I partecipanti al corso hanno condiviso cinque momenti di riflessione: i giochi dell’infanzia, il primo bacio, le nostre musiche, le nostre letture, il sentimento di gratitudine. Attraverso questi hanno potuto raccontare per iscritto gli aspetti della propria vita, ascoltandosi con rispetto e senza giudicarsi.
Un’azione non sempre facile in una questa società dell’immagine in cui tutti cercano di mostrare solo il proprio lato migliore. Ri-pensare ai momenti dell’esistenza con uno sguardo critico ma benevolo, è, al contrario, un esercizio utile per tutti.
La poesia
Tante citazioni letterarie hanno sempre introdotto gli incontri ed è con una di queste che è stata suggellata la fine del percorso. Il testo scelto è la poesia Sereta Mason dall’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters.
Il fiore della mia vita avrebbe potuto sbocciare da ogni lato
se un vento crudele non avesse intristito i miei petali
dal lato di me che potevate vedere nel villaggio.
Dalla polvere io innalzo una voce di protesta: voi non vedeste mai il mio lato in fiore!
Voi che vivete, siete davvero degli sciocchi, voi che non conoscete le vie del vento
né le forze invisibili
che governano i processi della vita.
Info: 0575354292 – 50epiu.ar@50epiu.it – www.spazio50.org/arezzo
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