Editoriale
di Maria Laura Rondini – Direttore Editoriale 50&Più
Riuscirà Greta Thunberg, ragazzina di 16 anni, a vincere la sfida che i Capi di Stato e di Governo, presi dai loro interessi particolari, nei pur ripetuti incontri continuano a fallire?
Riuscirà lei e con lei milioni di giovani studenti impegnati nel FridaysforFuture (Venerdì per il futuro) a mobilitare a tal punto l’opinione pubblica e considerare che i cambiamenti climatici, lo stile di vita dell’uomo e il suo rapporto con la natura e le sue ricchezze sono ormai giunti a un punto di non ritorno?
A partire dal 2015 con la conferenza di Parigi Cop 21, pressoché tutti gli Stati del mondo si erano impegnati (a parole) a dare vita a politiche che avessero l’obiettivo fondamentale di contenere il riscaldamento globale, causa prima del “clima impazzito” di cui gli eventi meteorologici estremi sempre più frequenti sono uno dei segnali, e che sta determinando danni irreversibili di portata devastante. Lo scioglimento dei ghiacci ai poli, l’aumento della quantità di anidride carbonica nell’atmosfera, l’estinzione di specie animali e vegetali, l’accresciuta acidità degli oceani e l’erosione delle coste, la desertificazione di territori e la conseguente migrazione di intere popolazioni in fuga da terre divenute inospitali, solo per citarne alcuni.
La forza di Greta e dei ragazzi che è riuscita a mobilitare in tutto il mondo è quella, senza possibilità di mediazioni o tentennamenti, di chi difende la propria vita e il proprio futuro. Non abbiamo una pianeta Terra di riserva nel quale sette miliardi e mezzo di persone possano rifugiarsi e neppure un pianeta dove poter gettare la smisurata quantità di rifiuti che l’umanità sta producendo. È questa coscienza che i ragazzi portano alla ribalta con le loro marce e le loro azioni di protesta. “I fenomeni climatici non hanno bisogno di passaporto per superare le frontiere che l’uomo ha disegnato sulla carta politica del pianeta.
Proprio per questo, nel novembre scorso, ho sottoscritto, insieme ad altri Capi di Stato, a testimonianza della necessità di un impegno globale, una dichiarazione che muove dalla consapevolezza che “il cambiamento climatico è la sfida chiave del nostro tempo”. «La nostra generazione – abbiamo scritto – è la prima a sperimentare il rapido aumento delle temperature in tutto il mondo e probabilmente l’ultima che effettivamente possa combattere l’imminente crisi climatica globale» (Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica)”. Stiamo rendendo la Terra un pianeta in cui l’uomo farà sempre più fatica a vivere.
Accettiamo la lezione che può venirci dai nostri nipoti, magari non marceremo insieme a loro, ma possiamo far parte, responsabilmente, di quella opinione pubblica, cosciente e decisa, capace di determinare l’adozione di politiche incisive di rispetto dell’ambiente.
Intervista
Adriano Panatta racconta 5 decenni di tennis mondiale Nel suo nuovo libro, cinquanta capitoli e tante sfide leggendarie di Raffaello Carabini
Società
I 70 anni del Patto Atlantico. Quale futuro oggi per la Nato? Alle prese con l’ennesima transizione, è chiamata a ripensare il suo ruolo di Leonardo Guzzo
Bentornato vinile! La rinascita del disco Dopo quasi trent’anni di oblìo, la musica ricompare sul giradischi di Barbara Di Sarno
Un euro per una casa Progetti per i nostri borghi di Ilaria Romano
Over ed e-Commerce Crescono gli acquisti sul Web di Rachele Randon
Impauriti, ma ottimisti Cosa temono gli italiani di Donatella Ottavi
Per essere felici? Fate le pulizie, ovviamente di Valerio Maria Urru
Il Terzo Tempo Il tempo finisce, sì, ma… di Lidia Ravera
Sempre più Social I vicini di quartiere cambiano di Giovanna Dall’Ongaro
Panchine dell’Amicizia Contro ansia e depressione di Anna Maria Melloni
Mestieri di ieri Essere lustrascarpe oggi di Carlotta Poselli
Italiano alla riscossa Più studiato del francese di Rossana Martini
Pasqua nel mondo Viaggio tra le tradizioni di Giovanni Orso
Sindrome “Italia” Il male oscuro delle badanti di Romina Vinci
Ecco l’Earth Day Una giornata per il Pianeta di Lavinia Viti
Scienze
Viaggio
Viaggio in Guatemala Nel cuore degli antichi Maya di Loris Porcheri
© Riproduzione riservata