Leggere e rileggere i classici: “L’amica geniale” di Elena Ferrante con Enrico Valenzi

Mercoledì 20 dicembre alle ore 16:30

Perché leggere e rileggere i classici: incontri con Enrico Valenzi

I classici letterari sono libri che leggiamo una volta in un periodo della nostra vita e poi continuiamo a ricordarli e a immaginarli ancora nel tempo. Fino a che non sentiamo il desiderio, perfino l’urgenza, di doverli rileggere. Ma perché vogliamo rileggere una storia che sappiamo già come va a finire? Perché le parole che leggiamo in questi libri hanno ogni volta bellezza e valore rinnovati.

In questa nuova stagione, alterneremo un classico del “passato” con uno del “futuro”, cercando sempre di riconoscere in ognuno di loro le proprietà letterarie che lo rendono tale. Di ogni opera scorreremo la prima pagina per sentire in che modo un classico si presenta subito al cuore e alla mente di chi legge. E vedremo insieme le scene indimenticabili di quei libri per coglierne la musica e carpire i segreti dell’arte letteraria.

Perché leggere e rileggere L’amica geniale di Elena Ferrante

Tra le qualità dei classici letterari c’è anche quella di riuscire a trasmettere dalle proprie pagine un’umanità che rappresenti un popolo intero, un territorio, una lingua.  È il caso de L’amica geniale di Elena Ferrante che racconta una versione molto potente della vita a Napoli dal primo dopoguerra in poi, con una capacità di affresco linguistico e scenografico che ci riporta alle altezze narrative dei grandi romanzi italiani della Morante e di Pasolini. Anche se la lingua napoletana appare qua e là sulla pagina attraverso una costellazione di parole dialettali, sono il ritmo e il fraseggio che suonano la musica di una Napoli proletaria e piena di voglia di riscatto. Ma la cosa più potente del romanzo è la prima persona della protagonista, Elena Greco, che potremmo definire una prima persona onnisciente. Senza darlo a vedere, riesce nella magia di raccontare in prima persona tanti episodi in cui non è presente in scena. Talvolta col trucco del sentito dire o dell’essere informata da altri personaggi. Ma è comunque una prima persona che si imbeve totalmente di tutta la vita narrativa che scorre davanti ai suoi occhi e nella sua vita.  L’altro splendore del romanzo è che la protagonista assoluta sembra essere Elena Greco ma in realtà lei è una sorta di dottor Watson che narra le gesta e l’intelligenza fuori dal comune dell’amica d’infanzia Lila Cerullo. Lila è come Sherlock Holmes: il primo amico geniale letterario per antonomasia.

Nella presentazione di questo libro non si può fingere che non esista anche una questione extra letteraria. Chi è Elena Ferrante? A chi corrisponde questo nome d’arte? Per chiudere la faccenda in modo classico e ironico forse potremmo farci un’altra domanda: chi era Omero? Ma tanto Ulisse ed Elena Greco continuano a vivere lo stesso, potenti ed espressivi nelle loro pagine.

Conduce: Valerio Urru