Leggere e rileggere i classici: “Il cacciatore di aquiloni” di Khaled Hosseini con Enrico Valenzi
Giovedì, 1 febbraio alle ore 16:30
Perché leggere e rileggere i classici: incontri con Enrico Valenzi
I classici letterari sono libri che leggiamo una volta in un periodo della nostra vita e poi continuiamo a ricordarli e a immaginarli ancora nel tempo. Fino a che non sentiamo il desiderio, perfino l’urgenza, di doverli rileggere. Ma perché vogliamo rileggere una storia che sappiamo già come va a finire? Perché le parole che leggiamo in questi libri hanno ogni volta bellezza e valore rinnovati.
In questa nuova stagione, alterneremo un classico del “passato” con uno del “futuro”, cercando sempre di riconoscere in ognuno di loro le proprietà letterarie che lo rendono tale. Di ogni opera scorreremo la prima pagina per sentire in che modo un classico si presenta subito al cuore e alla mente di chi legge. E vedremo insieme le scene indimenticabili di quei libri per coglierne la musica e carpire i segreti dell’arte letteraria.
Perché leggere e rileggere Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini
Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini, pubblicato nel 2003, è la dimostrazione letteraria che la bellezza dell’arte è universale e può arrivare da qualsiasi parte del mondo. La bellezza supera i confini nazionali e culturali e giunge a noi forte e splendente. I personaggi e le ambientazioni di questo romanzo sono prevalentemente afghani; eppure, i temi trattati sono universali. La frase del protagonista Amir ‘Non è vero, come dicono molti, che si può seppellire il passato. Il passato si aggrappa con i suoi artigli al presente’ illumina tutta la storia del romanzo. E ricorda per il suo contenuto i grandi romanzi di redenzione e di espiazione, primo fra tutti Delitto e castigo di Fëdor Dostoevskij. Il romanzo che è uscito in Italia nel 2004 per Piemme è diventato un fantastico caso di passaparola tra lettori che lo ha portato a raggiungere in pochissimi mesi oltre un milione di copie vendute. Segno che lo sguardo del protagonista riesce a raccontare un mondo per noi sì esotico ma anche pieno di memorie e di antichi valori culturali che le nuove visioni teocratiche hanno calpestato e imbruttito e che il protagonista del libro osserva con la nostalgia di chi non riconosce più la sua terra natale.
Conduce: Valerio Maria Urru
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Relatore
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Enrico Valenzi
Fondatore e direttore della scuola di scrittura Omero, la prima scuola di scrittura creativa in Italia dal 1988. Tra i docenti la scuola Omero ha avuto Vincenzo Cerami, Sandro Veronesi, Giancarlo De Cataldo, Lidia Ravera, Francesco Piccolo, ecc. Il nostro allievo più famoso è Gianrico Carofiglio. Enrico Valenzi ha contribuito a introdurre in Italia l’insegnamento della scrittura creativa e ha lavorato con moltissimi scrittori e studiosi, italiani e stranieri. Insegna le tecniche della narrativa presso scuole medie, licei, università. Ha condotto corsi di autobiografia per alcolisti (col finanziamento del Policlinico Umberto I di Roma) e corsi di autobiografia per anziani in collaborazione con i Centri anziani del Primo Municipio di Roma. È fondatore della rivista e della casa editrice “Omero”.