Leggere e rileggere i classici: “Anna Karenina” di Lev Tolstoj con Enrico Valenzi
Mercoledì, 14 febbraio alle ore 16:30
Perché leggere e rileggere i classici: incontri con Enrico Valenzi
I classici letterari sono libri che leggiamo una volta in un periodo della nostra vita e poi continuiamo a ricordarli e a immaginarli ancora nel tempo. Fino a che non sentiamo il desiderio, perfino l’urgenza, di doverli rileggere. Ma perché vogliamo rileggere una storia che sappiamo già come va a finire? Perché le parole che leggiamo in questi libri hanno ogni volta bellezza e valore rinnovati.
In questa nuova stagione, alterneremo un classico del “passato” con uno del “futuro”, cercando sempre di riconoscere in ognuno di loro le proprietà letterarie che lo rendono tale. Di ogni opera scorreremo la prima pagina per sentire in che modo un classico si presenta subito al cuore e alla mente di chi legge. E vedremo insieme le scene indimenticabili di quei libri per coglierne la musica e carpire i segreti dell’arte letteraria.
Perché leggere e rileggere Anna Karenina di Lev Tolstoj
I classici della letteratura sono libri che riecheggiano continuamente dentro di noi per i loro personaggi e per le loro storie. Ma talvolta diventano indimenticabili e inconfondibili perfino dalla loro prima frase. È di sicuro il caso del romanzo che inizia così: “Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a suo modo”. E sappiamo subito che questo è l’inizio di Anna Karenina di Lev Tolstoj. Questa frase, tra l’altro, viene utilizzata di continuo nei corsi di scrittura per spingere gli scrittori in erba a lavorare sull’originalità dei propri personaggi.
Anna Karenina è un romanzo così potente e famoso che compare in due altri classici che abbiamo riletto assieme: è citata infatti sia nell’Insostenibile leggerezza dell’essere di Milan Kundera che nell’Eleganza del riccio di Muriel Barbery. Per capire quanto le pagine di Anna Karenina riescano a metterci in intimità con le emozioni travolgenti di Anna e Vronskij, basta ricordare le parole di un altro grande scrittore russo come Nabokov, l’autore di Lolita) che scrive ammirato: “Si ha ogni tanto la sensazione che il romanzo di Tolstoj scriva sé stesso, sia cioè prodotto dalla propria materia, dal proprio soggetto e non da una persona che muove la penna da sinistra e destra e che poi torna indietro e cancella una parola”. Insomma, la classica magia di un libro che continua a sedurci con una delle storie d’amore più affascinanti della storia della letteratura.
Conduce: Valerio Maria Urru
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Relatore
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Enrico Valenzi
Fondatore e direttore della scuola di scrittura Omero, la prima scuola di scrittura creativa in Italia dal 1988. Tra i docenti la scuola Omero ha avuto Vincenzo Cerami, Sandro Veronesi, Giancarlo De Cataldo, Lidia Ravera, Francesco Piccolo, ecc. Il nostro allievo più famoso è Gianrico Carofiglio. Enrico Valenzi ha contribuito a introdurre in Italia l’insegnamento della scrittura creativa e ha lavorato con moltissimi scrittori e studiosi, italiani e stranieri. Insegna le tecniche della narrativa presso scuole medie, licei, università. Ha condotto corsi di autobiografia per alcolisti (col finanziamento del Policlinico Umberto I di Roma) e corsi di autobiografia per anziani in collaborazione con i Centri anziani del Primo Municipio di Roma. È fondatore della rivista e della casa editrice “Omero”.