Firenze. Emozioni all’opera: La traviata
In Pretty Woman Edward (Richard Gere) porta a teatro Vivian (Julia Roberts) a vedere La traviata. Vivian e Violetta, protagonista del capolavoro verdiano, sono accomunate da diversi aspetti, mentre a essere totalmente diverso è il finale delle due trame: se il film è una commedia a lieto fine, l’opera si chiude con la morte di Violetta ammalata di tisi.
La traviata è tratta dal romanzo La signora delle camelie del francese Alexandre Dumas figlio e fu rappresentata al Teatro La Fenice di Venezia nel 1853.
Violetta è una bella cortigiana, combattuta fra la vita mondana parigina e un profondo sentimento d’amore per Alfredo. Tuttavia il padre di lui, contrario alla loro relazione, convincerà Violetta a lasciare l’amato Alfredo. Ma l’amore vince su tutto, se non sulla morte: i due innamorati si riavvicineranno, ma ormai sarà troppo tardi…
Si ritiene che il legame con il soprano Giuseppina Strepponi, malvisto nell’ambiente di provincia padano, abbia ispirato Verdi ad affrontare questa storia d’amore così struggente, distrutta dall’ipocrisia borghese.
Da Libiamo ne’ lieti calici ad Amami, Alfredo, fino a Parigi, o cara, il binomio musica – poesia tocca vette eteree: un incontro imperdibile, dedicato a una delle opere più rappresentate nel mondo.
Relatore
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Edoardo Ballerini
Laureato in Lettere moderne presso l’Università di Firenze e in Discipline musicali (Canto) presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali Rinaldo Franci di Siena. Insegna Musica nella scuola secondaria di primo grado. Oltre alla professione di docente, svolge attività concertistica come tenore, spaziando dalla musica barocca a quella contemporanea. Fra i suoi Maestri, i tenori Francisco Araiza, José Carreras e William Matteuzzi.