Firenze. Emozioni all’opera: L’elisir d’amore
L’elisir d’amore, melodramma giocoso di Gaetano Donizetti, esordì al Teatro della Canobbiana di Milano nel 1832.
Il protagonista, il giovane e povero Nemorino, è perdutamente innamorato della ricca Adina, che però non contraccambia il suo sentimento. Non bastasse, mentre Nemorino crede nell’amore romantico, Adina confessa di cambiare amante ogni giorno, “come chiodo schiaccia chiodo”. Ma l’arrivo nel villaggio del Dottor Dulcamara cambia le carte in tavola: l’imbonitore ha vita facile nel vendere all’ingenuo Nemorino un elisir miracoloso, come quello che permise al leggendario Tristano di far innamorare la regina Isotta. Convinto degli effetti della pozione magica (che altro non è che Bordeaux!), Nemorino muta il suo atteggiamento nei confronti di Adina, certo di ottenere il suo amore, ma pronto anche ad arruolarsi nell’esercito del rivale sergente Belcore, pur di guadagnare venti scudi con cui acquistare una nuova dose del caro elisir.
Riuscirà Nemorino a conquistare la bella Adina? Qual è inoltre il significato della famosissima romanza Una furtiva lagrima? Lo scopriremo insieme, attraverso la partitura e il libretto di un capolavoro assoluto del repertorio belcantistico.
Relatore
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Edoardo Ballerini
Laureato in Lettere moderne presso l’Università di Firenze e in Discipline musicali (Canto) presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali Rinaldo Franci di Siena. Insegna Musica nella scuola secondaria di primo grado. Oltre alla professione di docente, svolge attività concertistica come tenore, spaziando dalla musica barocca a quella contemporanea. Fra i suoi Maestri, i tenori Francisco Araiza, José Carreras e William Matteuzzi.