Il “mal d’agosto” può cogliere chi rimane in città e vede davanti a sé giorni di maggiore solitudine e carenza di punti di riferimento. Molti esercizi commerciali, infatti, sono chiusi per ferie, e spesso anche i parenti sono lontani.
Solo a Milano, secondo i dati della Fondazione Don Gnocchi, gli over 80 sono 115.500, e la maggior parte di loro trascorre il mese di agosto in casa, in una città svuotata. “I negozi e i circoli ricreativi chiusi per ferie possono rappresentare un rischio per gli anziani – ha spiegato Paola Parisi, responsabile del Servizio di Psicologia clinica e neuropsicologia dell’Istituto Palazzolo della Fondazione Don Gnocchi – perché anche quando autonomi necessitano di assistenza e in agosto rischiano di trovarsi in difficoltà e diventare ancora più fragili.”
Per combattere il “mal d’agosto”, la Fondazione Don Gnocchi ha pubblicato sei raccomandazioni, pensate in particolare per chi soffre di malattie neurologiche croniche come la demenza.
Tenere la mente in esercizio
Nei mesi più caldi si corre il rischio di ipostimolazione, che soprattutto per i senior, può intaccare la socialità. Per questo occorre stimolare la mente il più possibile, per limitare o rallentare la diminuzione o la perdita del proprio bagaglio di conoscenze. Questa stimolazione può essere svolta a più livelli, attraverso giochi cognitivi come i cruciverba o le carte da gioco, ma anche con attività come il giardinaggio, l’orto, la cucina e le faccende domestiche.
Svolgere attività all’aperto
Frequentare parchi pubblici, stare nel verde, fare delle passeggiate o una leggera attività motoria sono tutte attività che aiutano a mantenersi attivi e connessi con lo spazio che ci circonda. Basta scegliere le ore più fresche della giornata.
Alimentarsi, idratarsi e mantenere fresco l’ambiente domestico
Le temperature elevate possono aumentare la disidratazione e la carenza di liquidi nel corpo può causare problemi di memoria e disorientamento temporale e spaziale. Perciò è importante bere frequentemente, soprattutto quando ci si trova fuori di casa e prediligere il più possibile ambienti rinfrescati.
Rispettare i momenti di ansia e nervosismo
Il caldo può influenzare il comportamento e comportare maggiore irritabilità e agitazione. Per questo è necessario mantenere il più possibile una vigilanza attiva sulla persona anziana e tollerare i momenti di nervosismo.
Evitare cambi di abitudini
Il paziente anziano con demenza va mantenuto quanto più possibile nel suo ambiente perché ogni trasferimento ne altera la routine giornaliera e i punti di riferimento.
Mantenere il contatto diretto
Mantenere il contatto con la persona cara che resta in città è fondamentale per contrastarne l’isolamento sociale e il disorientamento. Anche solo una telefonata quotidiana può aiutare se si è a distanza.
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