Nei prossimi decenni, la percentuale di anziani nei paesi dell’Unione Europea aumenterà rapidamente, mentre la percentuale di persone in età lavorativa diminuirà in modo significativo. Anche se vivere più a lungo è un risultato importante, l’invecchiamento della popolazione presenta anche sfide significative per le economie e i sistemi di welfare europei. La cosiddetta transizione demografica è considerata una delle maggiori sfide per l’UE e per tale motivo anima il dibattito politico a livello di Unione Europea. I cambiamenti legati all’età avranno un impatto su diversi aspetti della vita dei senior: le pensioni e la disoccupazione, l’assistenza sanitaria, le cure a lungo termine, l’educazione. La Commissione Europea pubblica sul tema un report ogni tre anni. L’ultimo è di maggio 2018 e assume una prospettiva di lungo termine (2016-2070) sulle implicazioni economico-fiscali dell’invecchiamento della popolazione europea.
L’Europa invecchia e l’età della pensione si alza
L’età della pensione sarà più alta nel futuro in generale, lo confermano i dati della Commissione Europea. Nel 2070 arriveremo a 520 milioni di persone in Europa, 9 milioni in più rispetto al 2016 (vedi tabella). Il rapporto di dipendenza degli anziani (persone di età pari o superiore ai 65 anni rispetto a quelli tra 15 e 64 anni) nell’UE è previsto in aumento di 21,6 punti percentuali, dal 29,6% nel 2016 al 51,2% nel 2070. Ciò implica che l’UE andrebbe dall’avere 3.3 persone in età lavorativa per ogni persona di età superiore ai 65 anni a solo due persone in età lavorativa. Sono gli effetti dei tassi di fertilità, dell’aspettativa di vita e dei flussi migratori ipotizzati dalla Commissione Europea.
La distribuzione dei lavoratori anziani nella popolazione UE
2016 | 2070 | |
Popolazione totale UE | 511.000.000 | 520.000.000 |
Popolazione in età lavorativa (15-64 anni) | 333.000.000 | 292.000.000 |
Rapporto % tra over 65 e lavoratori 15-64enni | 29,6% | 51,2% |
Costo totale dell’invecchiamento sul PIL | 25% | 26,7% |
L’impatto dell’invecchiamento della popolazione sulla spesa pubblica
Ma quanto incide la transizione demografica sul PIL dell’Europa? Complessivamente nell’UE, il costo totale dell’invecchiamento che comprende spesa pubblica per pensioni, assistenza sanitaria, assistenza a lungo termine, istruzione e indennità di disoccupazione, dovrebbe aumentare dell’1,7% arrivando al 26,7% del PIL tra il 2016 e il 2070. In particolare, saranno i costi di assistenza e assistenza a lungo termine ad alzare la spesa legata all’invecchiamento della popolazione. L’istruzione rimarrà una voce di costo invariata. Circa le pensioni, si prevede invece che la spesa pubblica aumenterà fino al 2040, per poi tornare vicino ai livelli attuali entro il 2070, mentre la spesa per l’indennità di disoccupazione diminuirà di poco (-0,2%). Negli Stati membri UE con regimi pensionistici integrativi privati i pensionati saranno maggiormente tutelati: il valore totale delle pensioni rispetto alle retribuzioni medie dovrebbe essere del +10,5% rispetto agli Stati membri che non hanno questo tipo di regime.
Il rapporto 2018 della Commissione Europea
Il documento triennale della Commissione Europea analizza il tema dei lavatori anziani dal punto di vista delle pensioni rispetto agli obiettivi di tutela sociale della popolazione, della loro sostenibilità finanziaria e del loro impatto sulla crescita economica. Redatto dal gruppo di lavoro sull’invecchiamento del Comitato di Politica Economica (EPC) e dalla Direzione Generale Affari economici e finanziari della Commissione europea (DG ECFIN), il rapporto sull’invecchiamento si inserisce in una serie di dibattiti e processi politici a livello UE, inclusa la strategia globale Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva di tutta la società.
Per saperne di più
The 2018 Ageing Report: Economic and Budgetary Projections for the EU Member States (2016-2070) https://ec.europa.eu/info/publications/economy-finance/2018-ageing-report-economic-and-budgetary-projections-eu-member-states-2016-2070_en
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