Luci spente, ascensori fuori uso e citofoni senza più corrente. Decine gli anziani bloccati in casa in queste ore a Roma, a Colli Aniene. Siamo in periferia, a ridosso del Grande Raccordo Anulare. Otto piani di scale resi inutilizzabili dal buio totale: quando scende la sera o al mattino, finché non torna ad affacciarsi il sole.
“Io vado in giro con la torcia dei minatori per salire al mio piano”, ci dice Mariarita, una residente. Qui gli anziani sono in grande difficoltà ma ancora nessuno è venuto a darci una mano”. Buio totale nei grandi palazzoni a scale che, per centocinquanta persone, sono diventate un vero e proprio ostacolo. E neanche a dire che la situazione di giorno sia migliore: si tratta di rampe cieche – senza finestre o luce naturale – che dunque restano costantemente al buio. Anche al mattino. Risultato: molti, troppi anziani bloccati nelle loro case.
Fuori uso
Per questa ragione e per l’assenza totale degli ascensori – messi k.o. dall’assenza della corrente – non sono unicamente gli anziani a essere rimasti bloccati nelle loro case, ma anche giovani che, con bambini piccoli e passeggini al seguito, faticano a scendere al buio piani e piani di scale. Solo che, tra loro, qualcuno almeno è riuscito a farsi aiutare da genitori o parenti. Così non è per gli anziani.
Per chi è rimasto, infatti – soprattutto over 50 – la situazione non sembra al momento volersi risolvere. C’è persino chi – in malattia dal lavoro – ha attaccato foglietti sul citofono per l’eventuale arrivo del medico: “Non si può rischiare che arrivi il controllo e non trovi nessuno in casa solo perché i citofoni sono fuori uso”.
Al buio i box mettono paura
Ma grande preoccupazione c’è anche per tutti coloro che devono raggiungere i box lasciati aperti per via dell’assenza di corrente. Non sono solo bui, dunque, ma alla mercé di chiunque. E tutto intorno allo stabile, sotto ai portici, anche lì è buio totale. Tant’è che c’è chi chiede aiuto ai vicini per fare un poco di luce: c’è preoccupazione. Ci dicono di conoscere e vivere il quartiere da anni, che non lo ritengono peggiore di altri ma che comunque è un quartiere con la sue fragilità e che non ci si sente del tutto sicuri. Raccontano di un episodio capitato in queste notti di buio: urina sulle scale. “Non era mai successo prima – ci dicono -. Da quando siamo al buio anche questo doveva capitare…”.
Senza corrente pur avendo pagato
Sta di fatto che, quello in cui sono incappati i residenti degli stabili a Colli Aniene, è un autentico cortocircuito di cui raccontano di non essere in alcun modo responsabili. Viene loro attribuita una morosità di cui non sarebbero neppure responsabili avendo onorato tutti i pagamenti. Solo che al gestore privato di energia elettrica i pagamenti non sono mai arrivati e risulterebbe un ammanco di 9mila euro che, se non saldato, lascerà anziani e meno ancora al buio.
Un bel problema, ci dicono: “Se avessimo danaro per saldare quei 9mila euro mancanti, lo faremmo – anche se come residenti abbiamo già pagato – ma non è nelle nostre possibilità”. Ed è così che si sono rivolti anche alle forze dell’ordine, almeno per garantire la sicurezza nelle ore notturne.
Una situazione difficile da gestire: “Nei giorni scorsi – raccontano i residenti -, per accudire una persona malata, l’ambulanza ha dovuto tenere le sirene spiegate sotto il palazzo perché i citofoni non funzionano e per far capire che erano arrivati i soccorsi”.
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