È arrivato il 2020 e, come ogni anno, molti hanno deciso di iniziarlo con dei buoni propositi. Mettersi a dieta, fare sport, leggere di più, smettere di fumare sono solo alcuni esempi di ciò che ci ripromettiamo di fare nell’anno nuovo. Una promessa, appunto, per migliorare la nostra vita, per cambiare qualcosa che non ci piace, per abbandonare una cattiva abitudine o, al contrario, per mantenere e aggiungere qualcosa che ci faccia stare meglio.
Secondo alcune statistiche pubblicate dal giornale americano Forbes, sarebbero più del 40% gli americani che, ogni anno, si impegnano nei “buoni propositi”, ma quando si parla di risultati gli esiti sono tutt’altro che positivi. Sembrerebbe, infatti, che solamente l’8% raggiunga i propri obiettivi, mentre il restante 92% fallisca nell’impresa prima della fine di febbraio.
Un quadro che non lascia spazio alle buone speranze, ma che sembra legato al modo in cui ci si pone gli obiettivi. Ad esempio, fissare traguardi troppo lontani dalla realtà potrebbe rivelarsi scoraggiante e avvilente, così come dover perseguire più di un obiettivo alla volta.
La soluzione allora potrebbe essere quella di dividere un unico proposito in piccole tappe per poter gioire di ogni piccolo traguardo e accrescere il senso di realizzazione e di autostima. È quello che ha fatto Home Care Assistance, un sito americano dedicato all’assistenza e al supporto dei senior, che ha proposto agli over 65 americani di fissare tra i loro buoni propositi quello di invecchiare in modo sano e attivo. Le tappe per raggiungere questo traguardo sono composte da cambiamenti come il diventare più selettivi, preferendo quando possibile le attività più piacevoli e abbandonando quelle noiose e stancanti, oppure il cimentarsi nella creazione di un profilo sui social network per favorire l’incontro con altre persone e allenare il cervello grazie all’uso della tecnologia.
Nella lista c’è anche una voce che invita ad utilizzare prevalentemente parole positive poiché influenzano l’umore e il senso di autostima, una che consiglia di intrattenere rapporti intergenerazionali e, ancora, alcuni punti che indirizzano alla formazione continua, alla pianificazione del futuro e all’attenzione per gli altri. Una tabella di marcia completa per iniziare al meglio questo nuovo decennio.
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